L’analisi del meteorologo: "Precipitazioni intense e prolungate. Effetti del cambiamento climatico"

Tommaso Torrigiani (Consorzio Lamma): "Sono fenomeni che stanno diventando sempre più frequenti. Possiamo prevedere le giornate a rischio, ma non con esattezza le zone che saranno interessate".

L’analisi del meteorologo: "Precipitazioni intense e prolungate. Effetti del cambiamento climatico"

Tommaso Torrigiani (Consorzio Lamma): "Sono fenomeni che stanno diventando sempre più frequenti. Possiamo prevedere le giornate a rischio, ma non con esattezza le zone che saranno interessate".

Esondazioni, frane, allagamenti e due dispersi. E’ stato un evento meteorologico estremo, quello di lunedì, con violente piogge che hanno colpito in particolare la zona tra Pisa e Livorno. Sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in sei ore, con picchi di intensità che raramente si raggiungono. L’assessora regionale Monia Monni ha preannunciato che si va verso lo stato di emergenza regionale. Abbiamo chiesto a Tommaso Torrigiani, climatologo del consorzio Lamma, di spiegare cause e dinamiche.

Cosa è successo dal punto di vista meteorologico?

"Sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in sei ore, con picchi di intensità che hanno superato i 3 centimetri in appena 15 minuti. Si tratta di fenomeni che, pur essendo ricorrenti, stanno diventando più frequenti e intensi a causa del cambiamento climatico. Questi temporali, definiti ‘stazionari’, rimangono fermi su una zona specifica per diverse ore, generando precipitazioni intense e prolungate. Il carico d’acqua ha messo a dura prova il reticolo idrografico minore, causando allagamenti ed esondazioni".

Come si sono formati questi temporali così intensi?

"I temporali stazionari si verificano spesso quando c’è una convergenza tra venti diversi. Lunedì, sulla costa tra Pisa e Livorno, prevalevano venti di libeccio da sud-ovest, mentre sul Tirreno settentrionale, verso l’Elba, soffiava lo scirocco. Ciò ha creato le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali intensi. Nel caso del fenomeno che si è verificato tra Pisa e Livorno, la convergenza è durata per circa sei ore, generando temporali che si rigeneravano continuamente nello stesso punto, portando a precipitazioni insistenti in una fascia stretta e lunga di territorio".

È possibile prevedere questi fenomeni con precisione?

"Come per tutti i fenomeni temporaleschi, è possibile prevedere le giornate a rischio. Infatti era stata emessa un’allerta gialla, che indicava la necessità di fare attenzione. Abbiamo monitorato il fenomeno ogni ora, come se fosse un’allerta arancione o rossa. Non è però facile, se non impossibile, prevedere dove e quando questi temporali si svilupperanno con precisione. Si può sapere che ci saranno temporali forti, ma non con esattezza le zone interessate".

Cosa ci possiamo aspettare nelle prossime ore?

"Rimarrà una condizione di instabilità. Le prossime giornate non saranno completamente perturbate, ma potrebbero esserci temporali sparsi, meno persistenti. In queste ore è previsto il transito di un nuovo impulso, con la possibilità di altri temporali, sempre sulle zone costiere. Anche se non saranno così intensi".

Monica Pieraccini