FIRENZEProtestano i magistrati, gli amministrativi e i giornalisti. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, in programma stamani al palagiustizia, il presidente dell’Associazione stampa Toscana Sandro Bennucci e il presidente del consiglio dell’Ordine dei giornalisti Giampaolo Marchini, insieme con i rispettivi organismi dirigenti, "esprimono il disagio, la protesta e la preoccupazione per i sempre più difficili rapporti con l’autorità giudiziaria".
"Protesta e preoccupazione", aggiungono, che "non vogliono assolutamente essere mancanza di rispetto nei confronti della magistratura, ma l’espressione di un profondo sconcerto professionale, già più volte espresso, ma che in un’occasione come la cerimonia dev’essere sottolineato".
"Tra la legge Cartabia, interpretata in modo restrittivo, e la legge bavaglio - si legge ancora nella nota congiunta - i cronisti che si occupano di cronaca nera e giudiziaria vedono quotidianamente ostacolato il loro lavoro. Le notizie vengono spesso censurate a monte da alcuni capi delle Procure, spesso con interpretazioni diverse, e se vengono divulgate, quasi sempre a distanza di giorni dai fatti, sono inviate alla stampa in comunicati scarni che rendono impossibile il lavoro dei cronisti, vista l’impossibilità di accedere alle fonti anche per semplici verifiche di notizie. Ai giornalisti viene impedito di fare domande e chiedere spiegazioni".
"Dal problema generale dobbiamo poi scendere nella realtà particolare di Firenze: come Ast e Odg Toscana siamo dovuti intervenire ripetutamente sulle scelte della Procura rispetto al rapporto con il mondo dell’informazione. Troppi silenzi, troppe informazioni che mancano su temi che rivestono ampio interesse sociale".
L’Anm, invece, esprimerà il proprio dissenso contro la separazione delle carriere di giudici e pm, riforma in discussione in Parlamento, mentre la Cgil ha organizzato un presidio "per denunciare le carenze organiche e chiedere assunzioni".
ste.bro.