MANUELA PLASTINA
Cronaca

’L’aquilone’, la nuova vita è più vicina. Approvato il progetto per riaprire il centro disabili

Approvato il progetto e pubblicato il bando per riaprire il centro diurno per disabili "L’Aquilone" a Rignano. Lavori necessari per garantire la sicurezza e la funzionalità della struttura.

Approvato il progetto e pubblicato il bando per riaprire il centro diurno per disabili "L’Aquilone" a Rignano. Lavori necessari per garantire la sicurezza e la funzionalità della struttura.

Approvato il progetto e pubblicato il bando per riaprire il centro diurno per disabili "L’Aquilone" a Rignano. Lavori necessari per garantire la sicurezza e la funzionalità della struttura.

È stato approvato il progetto esecutivo e pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori per riaprire il centro diurno per disabili "L’Aquilone". La struttura di Piazza Caduti di Nassirya sarà oggetto di lavori di manutenzione straordinaria, impermeabilizzazioni e nuovi rivestimenti per poter riaccogliere i ragazzi del Valdarno fiorentino che lo frequentavano.

L’investimento finanziario ammonta a 460 mila euro, di cui 300 mila da fondi regionali e i restanti 160 mila da finanziamenti comunali e dalla Società della Salute.

Era l’ottobre del 2022 quando l’Aquilone fu chiuso d’urgenza per le condizioni pessime che ne mettevano a rischio la stabilità.

Eppure la sede di proprietà comunale, finanziata anche dai limitrofi Comuni di Figline e Reggello e poi affidata alla gestione della società della salute come centro di riabilitazione diurna per ragazzi con disabilità, ha relativamente pochi anni: realizzata in legno locale e cartongesso, è stata inaugurata solo nel 2009. Dopo varie segnalazioni da parte di chi vi lavorava, l’ufficio tecnico comunale della neo insediata amministrazione aveva fatto un sopralluogo: aprendo delle contropareti, aveva trovato gravi infiltrazioni e legno impregnato d’acqua al punto da pregiudicarne la stabilità. Colpa, probabilmente, di una manutenzione non corretta a fronte di un’errata regimazione delle acque.

La necessaria chiusura d’urgenza firmata dal sindaco Giacomo Certosi ha significato per i 10 disabili seguiti dal centro un trasferimento nella sede di Figline dell’Aquilone, ma a turni, con relativi disagi e un percorso di riabilitazione più accidentato. L’Aquilone, che al piano terra accoglieva il Centro diurno e a quello superiore la ludoteca, grazie alla delibera di giunta può ora avviarsi verso la sua nuova vita. C’è tempo fino all’8 settembre per presentare domanda alla gara per l’affidamento degli interventi.

Soddisfatta l’amministrazione comunale: "Ora contiamo di poter avviare finalmente i lavori con l’augurio di concluderli prima possibile. Questo per restituire alle famiglie un importante luogo che offre servizi socio assistenziali ai ragazzi con fragilità e al piano superiore spazi dedicati alle attività ludiche per i bambini".