Non solo la cattedrale e le importanti basiliche della città, ma tutte le chiese della diocesi fiorentina, anche le più piccole, da sempre conservano un patrimonio immenso di arte e devozione, fra grandi capolavori e piccoli oggetti anche più semplici realizzati per le parrocchie di campagna.
Che cosa sia conservato sul territorio dell’Arcidiocesi, che si estende dell’Appennino fino alla provincia di Siena, è raccontato nella toccante mostra ‘Pulcherrima Testimonia. Tesori nascosti nell’Arcidiocesi di Firenze’, allestita nel Salone di Donatello del complesso della Basilica di San Lorenzo, fino all’ 8 settembre dell’anno prossimo e finanziata dalla Fondazione CR Firenze.
Le oltre 200 opere esposte sono una selezione che nasce dall’inventario e catalogazione che si è concluso dopo dieci anni, nel 2019. L’intento è conoscere, tutelare e valorizzare questo enorme patrimonio culturale, inventariato ora in oltre 271.000 schede, grazie ai fondi dell’8xmille destinati in parte a questo scopo.
In esposizione dipinti su tavola e su tela, crocifissi, statue, oreficerie, reliquari, arredi e paramenti, tabernacoli, libri e codici, fino a umili rosari. Opere perlopiù sconosciute e mai viste e valorizzate dai curatori della mostra, il diacono Alessandro Bicchi, e le storiche dell’arte Chiara Bicchi, Susanna Cialdai e Annalisa Innocenti, che oltre all’arte raccontano l’espressione della fede nei secoli, e l’identità culturale di luoghi e comunità. Le sezioni sono dedicate a “Gesù Cristo”, “La Vergine Maria”, “I Santi”, “Suppellettili sacre”, “Arredi liturgici” e “Arredi Tessili” più sulle opere recuperate dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Fra i capolavori in mostra un olio su tavola della cerchia di Vasari ’Sacra Famiglia“ (1544-1550), un dipinto di Alessandro Allori “Gesù Cristo flagellato si riveste” (1596), una scultura di Giovanni Pisano (1343-1368).
"La conservazione, la cura, la valorizzazione del patrimonio storico artistico sono uno dei compiti più significativi della missione della Chiesa - ha detto l’arcivescovo Giuseppe Betori -. In quel ricco insieme di luoghi ed oggetti si incrociano i le dimensioni costitutive della Chiesa stessa, dall’annuncio, alla celebrazione, alla carità, all’edificazione della comunità nella comunione".
All’inaugurazione è intervenuta, la vicepresidente della Fondazione CR Firenze, Maria Oliva Scaramuzzi.