REDAZIONE FIRENZE

L’arcobaleno e le Sacre Reliquie. Quando le fotografie sono arte

’The Rainbow Over Florence’ alla Manifattura Tabacchi. Alla Libreria Brunelleschi c’è ’La distanza ravvicinata’

Una delle fotografie di Piero Percoco. esposte alla Manifattura Tabacchi

Una delle fotografie di Piero Percoco. esposte alla Manifattura Tabacchi

The Rainbow Over Florence. L’arcobaleno sopra Firenze. Si intitola così la mostra alla Manifattura Tabacchi (fino al 2 febbraio) di Piero Percoco, fotografo conosciuto a livello internazionale e su Instagram con il nome @therainbow_is_underestimated, canale da dove, attraverso l’uso di un iPhone, porta avanti la sua ricerca personale. Dopo la Bicocca di Milano, nell’edificio B11 della Manifattura, l’esposizione si arricchisce di nuovi contenuti tratti dalla recentissima serie sulla natura e i cieli del fotografo. Alcune delle fotografie più iconiche di Piero Percoco si alternano in maniera del tutto inedita a strutture, opere video e sistemi audio, che raccontano il linguaggio ironico dell’artista e la sua estetica distintiva, dove protagonista è la quotidianità della provincia, l’assurdo e il bello di ciò che lo circonda ogni giorno.

Il visitatore è accolto da una struttura in legno con numerosi gonfiabili che sviluppa il sentito tema dell’infanzia e che crea un suggestivo dialogo con una delle foto esposte: ’Bambina con gonfiabili’. Oltre alle 80 foto dal libro ’The Rainbow Is Underestimated’, The Rainbow Over Florence presenta anche due serie principali, la prima dedicata al cielo e la seconda ai fuochi d’artificio, con effetti sonori enfatizzati da un sistema audio.

Ancora fotografie alla Libreria Brunelleschi dell’Opera di Santa Maria del Fiore con la mostra ’La distanza ravvicinata’ di Lilyana Karadjova, a cura di Vincenzo Circosta e Giuseppe Giari, organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore, con dieci scatti che hanno come soggetto le Sacre Reliquie esposte nel Museo dell’Opera del Duomo. Immagini uniche, stampate in cianotipia su vetro invece che su carta, come da tradizione. Una tecnica che esalta la radiosità di questi oggetti sacri, mentre il caratteristico colore blu evoca il Regno celeste: "Una tecnica fotochimica – spiega l’artista - che raramente veniva utilizzata in passato, frutto di un mio lungo lavoro di ricerca".

Olga Mugnaini