
Un decennio di abbandono, ma per l’ex Tipocalcografia Giuntina di via Mannelli, si avvicina la rinascita. Ieri il consiglio comunale ha approvato la convenzione per la trasformazione del complesso artigianale dismesso. Nell’area di quasi 3500 mq affacciata su via Mannelli nasceranno uffici e un nuovo volto verde per la zona grazie agli oneri di compensazione dovuti dal privato. Il capannone, nato nei primi anni ’30, che ha ospitato le macchine per la stampa dei libri di cultura ebraica che hanno reso famosa in Europa la casa editrice della famiglia Vogellman è stato acquistato da Banca Ifigest che ci realizzerà una nuova sede per circa 150 dipendenti, una grande corte interna e un parcheggio interrato. Un investimento dal valore complessivo di circa 12 milioni di euro, ristrutturazione (affidata allo studio Archea di Marco Casamonti) compresa.
Il tesoretto degli oneri di compensazione di 270mila euro sarà destinato da Palazzo Vecchio a sostituire e aumentare il numero degli alberi nella parte finale di via Mannelli e all’intersezione con via Andrea del Castagno.
La trasformazione dell’ex edificio artigianale dismesso di via Mannelli ha avuto il via libera del Consiglio comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica e ambiente Cecilia Del Re. "Un’occasione di riqualificazione per tutta l’area di via Mannelli – ha spiegato l’assessore – legata non solo al recupero del complesso con un intervento di qualità, ma anche alla destinazione degli oneri alla trasformazione verde della zona".
"Un intervento importante – ha aggiunto il presidente della commissione Urbanistica Renzo Pampaloni – anche per la risistemazione dei marciapiedi e degli incroci tra via Mazzini, via della Robbia e via Bovio".
Un recupero importante – ha sottolineato il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – perché l’immobile, reso più bello e moderno grazie a una profonda riqualificazione, tornerà ad essere la sede di una grande società portando vitalità e presenza.
Paola Fichera