
Da Roberto Benigni a Alessandro Benvenuti da Giorgio Panariello a Leonardo Pieraccioni. Senza voler essere presuntuosi o peccare di hybris, la superbia greca, si può dire che la comicità è nata in Toscana. Di comicità viviamo: ci strappa una risata nei momenti complicati, ci rende ancora più magici quelli indimenticabili. Siamo nel bel mezzo della pandemia - tra quarta ondata, green pass, supergreen pass, no vax, no green pass e chi più ne ha più ne metta - e diciamoci la verità: ci siamo rotti un po’ le scatole. Anzi, senza un po’. La risata ha quindi un valore ancora più importante, curativo, soprattutto se genuina, autentica. Toscana. Il libro edito da Edizioni La Vela, dal titolo “L’arte della risata. I comici toscani al cinema”, presentato alla Mediateca Toscana, racconta i migliori comici, come loro riescono a strapparti un sorriso anche in un periodo complicato come questo. Il libro è stato curato da Paolo Mugnai, con l’introduzione di Fabrizio Borghini. All’interno il ricordo del film storico “Amici miei” di Sandro Bugialli e una serie di ritratti sui big della risata. In ordine alfabetico, Giorgio Ariani raccontato da Enrico Spinelli, Roberto Benigni da Luigi Nepi, Alessandro Benvenuti da Enrico Zoi, Massimo Ceccherini da Enrico Salvadori, Athina Cenci da Elisabetta Vagaggini, Barbara Enrichi da Sara Fioretto, Sergio Forconi da Alessandro Sarti, Gianni Giannini da Fabrizio Borghini, Niki Giustini da Andrea Gamannossi, Paolo Hendel da Edoardo Semmola, Marco Messeri da Simone Innocenti, Carlo Monni da Giovanni Bogani, Renzo Montagnani da Damiano Colantonio, Novello Novelli da Paolo Bartalini,Francesco Nuti da Federico Berti, Giorgio Panariello da Roberto Davide Papini, Leonardo Pieraccioni da Paolo Mugnai, Paolo Ruffini da Elisangelica Ceccarelli. Aneddoti, curiosità, ricordi. "E’ una panoramica su attori e comici toscani, abbracciamo i comici di questa meravigliosa – ha detto Mugnai -. Non sono racconti di cinema cinematografica ma sono racconti personali. Io ho curato Pieraccioni, ho avuto il destino di nascere nel suo stesso condominio, da bambini ci conoscevamo: ho seguito con affetto il suo percorso e in questo libro lo racconto".
Niccolò Gramigni