NICCOLO' GRAMIGNI
NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

L’arte divide ancora. Scontro sull’opera di Price

La minoranza la boccia: "Inadeguata". Sinistra e Pd: "Protesta scomposta"

Ci pensa e ci ripensa. E poi esce con una nota perché per il vicepresidente del Consiglio comunale ed esponente Fdi Alessandro Draghi "l’idea dello scultore britannico Thomas J Price, che sia necessario rappresentare ‘una donna di colore e libera nello spazio rinascimentale votato al potere maschile’ di piazza della Signoria è non solo bislacca, ma anche storicamente sbagliata. L’arte rinascimentale ha spesso rappresentato donne non solo libere, ma anche forti". Dopo la polemica che, nelle scorse settimane, ha investito le sculture dell’artista Emanuele Giannelli visibili in piazza San Lorenzo e piazza Duomo, ora volano gli stracci a proposito della scultura che campeggia in piazza della Signoria, dove è ritratta una giovane donna di colore con il telefonino, alta quasi 4 metri.

"L’ignoranza è una brutta bestia, specie se si mette al servizio della folle ideologia della cosiddetta cancel culture, che di fatto vorrebbe cancellare la nostra storia e le nostre radici di uomini e donne europei, insieme con i nostri valori", spiega Draghi. "E’ davvero curioso – aggiunge Draghi – come si possa pensare di ‘pareggiare’ una figura come il David di Michelangelo, di per sé una cosa folle, con la rappresentazione di una donna del XXI secolo intenta a fare quello che fanno il 90% delle sue coetanee: consultare il cellulare. La deriva woke arriva così nella Firenze amministrata dalla sinistra. Non ci stupisce, ma ci indigna Noi invece preferiamo restare ancorati ai valori che le opere d’arte di Firenze rappresentano per tutto il mondo: la libertà, la forza, la bellezza e la meraviglia della natura".

E se da Palazzo Vecchio al momento l’idea è di non commentare, è la consigliera regionale del Pd, ed ex vice sindaca Cristina Giachi, a dire la sua: "La protesta scomposta degli esponenti di Fratelli d’Italia di fronte alla statua di Thomas J. Price è la dimostrazione di quanto questa destra fatichi ad accettare un’arte e una cultura libere, capaci di sollevare temi centrali nella società contemporanea. Più che di ‘deriva wokè, qui siamo di fronte a una polemica delirante: precisamente cosa li disturba? Il fatto che sia una donna, che sia libera o che sia di colore?". Mentre altri consiglieri di opposizione non si trattengono. "Un’opera che non mi entusiasma e che, ascoltando le opinioni dei cittadini che hanno già avuto modo di vederla, non raccoglie grandi complimenti", critica Massimo Sabatini della lista Schmidt.

Il capogruppo di Spc Dmitrij Palagi ad esempio attacca direttamente Draghi: "Fino a che ci saranno dichiarazioni come quelle di Fdi sarà importante avere opere come quelle di Price – afferma -. Le destre vaneggiano di presunte imposizioni. Non c’è nessuna volontà di ’pareggiare’ con i capolavori della nostra storia, ma l’invito a un arte che fa riflettere nei luoghi pubblici. Riflettere. Non rilasciare dichiarazioni inutilmente polemiche".

N.G.