Michele
Brancale
Di tutti i lucchetti che sul Ponte Vecchio coppie di innamorati avevano stretto intorno alla cancellata del monumento al Cellini, ne è rimasto uno solo. Certo tutti non potevano stare lì e bene ha fatto tempo fa il Comune a toglierli, anche perché non c’era proprio più spazio per metterne ancora altri. Ma si può immaginare l’emozione di chi, davanti a una delle meraviglie del nostro mondo, voleva lasciare un segno di unione. E’ quello che accade quando si desidera qualcosa per sempre. Chissà per quanti si è realizzata la prospettiva simboleggiata da quei lucchetti. A Los Angeles, al 6751 di Hollywood Boulevard, c’è invece il ‘Museo delle relazioni finite’: vi arrivano lettere, disegni, immagini e forse un giorno dovranno studiare qualcosa per tutto ciò che oggi viaggia digitalmente. Qui c’era il segno di una promessa, lì l’evidenza di qualcosa che non è andato avanti, come quei legami che si tengono nel cassetto dei ricordi della propria vita. ‘Leggero come l’Amore’ ha intitolato il suo libro, per le edizioni San Paolo, don Riccardo Mensuali, fiorentino, studi al ‘Miche’, poi laurea in giurisprudenza, oggi nella Fraternità missionaria sacerdotale di Sant’Egidio e nella Pontificia Accademia della Vita. Mensuali ha dato vita a pagine scorrevolissime su quello che può essere l’artigianato dell’amore e, in particolare, di una storia d’amore, nel tempo della liquidità che banalizza il lavoro e lo delocalizza, moltiplica i desideri suscitando una fame continuativa di consumi, derubricando la fedeltà come abitudine e illudendo sulla durata senza limiti della vita: tutto sta nel trovarsi "dalla parte giusta", finché dura. Mensuali usa immagini efficaci: "I nostri amori – spiega – non sono il mare su cui viaggia la barca della coppia. I nostri amori sono la barca" e dunque la barca va curata quando emergono le difficoltà. Attingendo anche ai contributi delle diverse discipline scientifiche, dell’esperienza e del vissuto pastorale, Mensuali fa viaggiare da ‘Il primo amore’ all’ ‘Amore che sa durare’, "verso lidi migliori di quelli che da soli sappiamo raggiungere".