REDAZIONE FIRENZE

L’Asl rimuove i manifesti anti Israele. Alla Camera proteste ufficiali da due parlamentare di FdI

L'Asl Toscana Centro ha rimosso cartelli anti-Israele all'Ospedale San Giovanni di Dio, stabilendo che le bacheche ospedaliere siano destinate solo a comunicazioni istituzionali. La polemica si estende a Roma, con richieste di provvedimenti contro l'antisemitismo.

L'Asl Toscana Centro ha rimosso cartelli anti-Israele all'Ospedale San Giovanni di Dio, stabilendo che le bacheche ospedaliere siano destinate solo a comunicazioni istituzionali. La polemica si estende a Roma, con richieste di provvedimenti contro l'antisemitismo.

L'Asl Toscana Centro ha rimosso cartelli anti-Israele all'Ospedale San Giovanni di Dio, stabilendo che le bacheche ospedaliere siano destinate solo a comunicazioni istituzionali. La polemica si estende a Roma, con richieste di provvedimenti contro l'antisemitismo.

Sono stati "già rimossi i cartelli contro Israele all’Ospedale San Giovanni di Dio", "la direzione sanitaria del presidio ha nuovamente diramato internamente la direttiva secondo la quale gli spazi ospedalieri dedicati alle affissioni di avvisi e messaggi e le bacheche devono essere utilizzati solo, ed esclusivamente, per comunicazioni a carattere istituzionale". Lo rende noto l’Asl Toscana Centro sulle scritte comparse ieri nella bacheca dell’ospedale. "Tale informativa - prosegue la nota - riguarda tutti i presidi ospedalieri dell’Azienda Usl Tc che si dispiace per quanto accaduto". Intanto però la polemica arriva a Roma. "È gravissimo che all’interno dell’ospedale siano apparsi volantini contro Israele. - scrive in una nota il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Alfredo Antoniozzi - In una struttura pubblica viene consentito un antisemitismo intollerabile e su questo punto il presidente della Regione, Giani è chiamato ad individuare i responsabili, ivi compreso il direttore sanitario e a prendere provvedimenti adeguati. Alla comunità ebraica e all’associazione Italia-Israele che ha denunciato il misfatto vanno la mia solidarietà". Sulla stessa lunghezza d’onda anche il deputato meloniano Mauro Malaguti.