Firenze, 29 novembre 2023 – Era partito dalla Romania, Gregorian Bivolaru, e dietro Atman, la scuola di yoga ramificata in tutto il mondo, si sarebbero celati abusi sessuali deliranti.
Il guru, oggi 71enne, che nel 2012 - quando a Firenze aveva aperto uno dei suoi centri in via Gioberti - era finito al centro di un’inchiesta del pm Angela Pietroiusti, adesso è finito in carcere.
Una maxi operazione partita dalla regione di Parigi ed estesa al sud della Francia ha fatto scattare le manette per oltre 40 persone. Il leader della setta è ritenuto appunto Bivolaru. Circa 1754 agenti sono stati impiegati nell’operazione, durante la quale sono state liberate 26 donne, molte delle quali trattenute contro la loro volontà, ha detto una fonte dell’agenzia Ansa. La rete, chiamata Movimento per l’Integrazione Spirituale nell’Assoluto (Misa), gestisce diverse scuole di yoga e operazioni correlate. La setta contava "diverse centinaia" di membri e gli arresti fanno seguito a un’inchiesta avviata dalla procura di Parigi a luglio, in cui si ipotizzano i reati di rapimento, stupro e traffico di esseri umani, tra gli altri.
L’indagine è stata attivata da una denuncia della Lega francese per i diritti umani, una Ong che ha contattato l’ufficio della procura dopo aver ricevuto le testimonianze di 12 ex membri della Misa, ha segnalato una fonte giudiziaria.
Noto come Atman dopo la sua espansione oltre la Romania, Misa insegnava il tantra yoga con l’obiettivo di "condizionare le vittime ad accettare rapporti sessuali attraverso tecniche di manipolazione mentale che cercavano di eliminare ogni nozione di consenso". Le donne sono state incoraggiate ad accettare rapporti sessuali con il leader del gruppo e "ad accettare di partecipare a pratiche pornografiche a pagamento in Francia e all’estero", ha assicurato la fonte.
Qualcosa di simile a quello che un’indagine della squadra antisette della questura di Firenze aveva fatto emergere già nel 2012.
La sede del centro Atman di via Gioberti venne perquisito dai poliziotti. Perché anche lì, s’ipotizzò, gli adepti alle teorie del santone rumeno, avrebbero approfittato della liberazione per lo spirito attraverso la pratica del sesso tantrico per essere avviate più o meno consapevolmente alla pornografia.
Accuse pesanti di abusi sessuali, tanto pesanti quanto difficili da dimostrare.
Del resto, le sette sono anche questo: un qualcosa di granitico, spesso inviolabile dall’interno ma anche difficilmente appurabile da fuori.
L’inchiesta fiorentina su Bivolaru nacque da due denunce di “pentiti“, tra i venti indagati c’erano istruttori di yoga e collaboratori del centro. Tutti accomunati dalla fedeltà al guru Bivolaru. Che nel 2012, quando la polizia di Firenze lo cercò per notificargli l’avviso di garanzia, si era già reso irreperibile perché già ricercato dalle procura di mezza Europa. Forse era già riparato in Francia, dove le sue pratiche "purificatrici" non si sono fermate. Ma lo cercava anche l’Interpol, per via di un mandato d’arresto spiccato dalla Finlandia.