Lavoratori dei musei. Oggi incontro in Regione per evitare lo sciopero

Sciopero annunciato ai musei di Firenze per il cambio d'appalto dei servizi museali. Lavoratori chiedono certezze sul futuro contrattuale. Sindacati e Regione al tavolo per risolvere la situazione.

Se oggi le Gallerie degli Uffizi – così come tutti gli altri musei nazionali – saranno a ingresso gratuito, per la ricorrenza del giorno dell’unità nazionale e giornata delle forze armate, domani potrebbero essere chiuse dal momento che Filcams Cgil Firenze, UilTucs Toscana e Rsu Opera hanno indetto una giornata di sciopero. L’agitazione interesserà anche il polo museale Regione Toscana e l’Opificio Pietre Dure. I motivi della protesta sono legati al cambio d’appalto dei servizi museali, ovvero biglietterie, sorveglianza, accoglienza. Attualmente i lavoratori sono in forza ad Opera Laboratori e da gennaio dovrebbero passare a Coopculture, che in via provvisoria si è aggiudicata l’appalto.

"Il problema è proprio l’incertezza di questo passaggio. I lavoratori non stanno facendo richieste eclatanti, chiedono solo certezze sul futuro, ovvero la piena continuità lavorativa, retributiva e contrattuale" dice Maurizio Magi, segretario generale della Filcams Cgil Firenze sottolineando che "questi lavoratori sono una parte importante della gestione dei beni culturali del Paese che produce un enorme patrimonio". "Ricordo che nel 2023 gli Uffizi hanno registrato quattro milioni di ingressi, il biglietto intero è di 25 euro" puntualizza Laura Zucchini, funzionaria Uiltucs Toscana, condividendo le preoccupazioni del collega.

"Questa riorganizzazione non deve essere fatta sulla pelle dei lavoratori. Mi auguro una collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, a partire da Opera Laboratori che si metta finalmente a disposizione per agevolare questo passaggio" tuona Zucchini. E stamani, in Regione, le parti si troveranno al tavolo convocato da Valerio Fabiani, consigliere per lavoro e crisi aziendali di Eugenio Giani. I sindacati, come hanno già annunciato, per revocare lo sciopero chiedono "riprendendo il testo dell’accordo siglato in Regione il 19 dicembre 2023, a Coopculture di sottoscrivere prima del 5 novembre un documento per garantire il matenimento della continuità contrattuale e retributiva, incluso quanto previsto dalla contrattazione integrativa".

B.B.