PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Lavoratori delle pulizie in sciopero: "Servono aumenti e più stabilità"

Il personale delle ditte in appalto a Gls in presidio allo stabilimento dell’azienda: "La proprietà ci ascolti"

Lavoratori delle pulizie in sciopero: "Servono aumenti e più stabilità"

Lavoratori delle pulizie in sciopero: "Servono aumenti e più stabilità"

Braccia incrociate per i lavoratori in appalto delle pulizie, facchini e interinali del centro smistamento merci Gls di via Castronella, che hanno iniziato a scioperare nella tarda serata del 17 luglio. "Non abbiamo intenzione di mollare. Vogliamo che l’azienda ci ascolti", dicono Sarah Caudiero e Luca Toscano per il Sudd Cobas in una giornata, quella di ieri, che ha vissuto anche qualche momento di tensione.

Soprattutto per gli automobilisti di passaggio nella zona di via Barberinese, costretti, la mattina, a una ‘gimcana’ per superare il nodo che si era venuto a creare a causa della presenza dei numerosi mezzi pesanti fermi. A ‘vigilare’ in via Castronella, invece, Polizia, i Carabinieri della Compagnia di Signa e la Polizia municipale campigiana. Allo sciopero hanno partecipato con un presidio pacifico – già terminato - anche gli autisti della filiale di Montelupo da dove passano i furgoni per fare le consegne.

"È uno sciopero – ha spiegato Toscano - al quale stanno partecipando per la prima volta nella storia di questo Hub i lavoratori di tutti gli appalti, compresi quelli delle agenzie interinali, e che stiamo portando avanti insieme ad Adl Cobas".

Fra le principali rivendicazioni da parte dei sindacati il rinnovo del premio di risultato con aumenti capaci di recuperare quanto perso dai lavoratori in questi anni a causa dell’inflazione, la stabilizzazione dei lavoratori interinali e delle lavoratrici addette al servizio di pulizia che, a oggi, "sono tutte assunte con contratti a tempo determinato".

L’azienda, dicono dal Sudd Cobas, "sta facendo muro. Da qui una partecipazione allo sciopero che sfiora il 100 per cento, noi siamo qui a presidiare il magazzino perché altre volte è successo che venissero chiamati degli interinali per recuperare la produzione". Tutti i lavoratori, infatti, sono in appalto con quattro aziende diverse: "La committenza Gls – concludono Toscano e Caudiero - si rifiuta di intraprendere trattative nazionali per accordi quadro dicendo di non poter interferire nelle scelte delle società appaltatrici. Ma nella realtà oggi interviene per stoppare le trattative con le aziende in appalto, provando a imporre accordi al ribasso. Ma se la committenza vuole controllare le trattative sindacali, deve mettere fine al sistema degli appalti e assumere direttamente i lavoratori".