Lavoratori in appalto. Protesta in Regione

Niente di fatto al tavolo di crisi per prorogare gli ammortizzatori. La rabbia dei sindacati. "Avviati i licenziamenti".

Lavoratori in appalto. Protesta in Regione

La protesta dei lavoratori in appalto a Montblanc davanti alla Regione Il tavolo sull’unità di crisi di ieri non ha portato le soluzioni sperate

Niente di fatto al tavolo di ieri per la vertenza Montblanc: rimandata alla prossima settimana la trattativa sulla proroga degli ammortizzatori sociali. Tutto questo dopo il presidio di due giorni fa con tanto di tende e gazebo davanti alla pelletteria Richemont di Scandicci. Continua quindi la protesta degli operai in appalto Montblanc di fatto licenziati dopo che non è stato rinnovato il contratto con le ditte Z Production e, a cascata, Eurotaglio, entrambe con sede a Campi, con una settantina di lavoratori che resteranno disoccupati. In Regione, infatti, presso l’Unità di crisi, era previsto il tavolo sulla vertenza, a cui però, come spiegano i Sudd Cobas, "erano state convocate solo le ditte in appalto Eurotaglio e Z Production e non il fondo finanziario Richemont".

L’azienda fornitrice Z Production, infatti, una settimana fa si era rifiutata di prorogare il contratto di solidarietà e di conseguenza la cassa integrazione annunciando la volontà di andare alla liquidazione. "Ieri, invece – spiegano i Sudd Cobas -, abbiamo ricevuto l’avvio di una procedura di licenziamento che mette in esubero esclusivamente tutti gli iscritti al sindacato. È uno scandalo, che svela le reali intenzioni dell’azienda. Da una parte abbiamo un fondo finanziario che ha delocalizzato la produzione tagliando tutte le commesse per risparmiare sul costo del lavoro non appena gli operai avevano ottenuto un contratto regolare di lavoro. Dall’altra due aziende fornitrici, Z Production ed Eurotaglio, che vogliono eliminare il sindacato dalla fabbrica per tornare allo sfruttamento dei lavoratori e a riacquisire commesse su tariffe al massimo ribasso". Ma il sindacato non intende arrendersi e ha chiesto nuovamente alla Regione di convocare Richemont e sostenere la richiesta di ricollocamento nella filiera degli operai: "Non ci stancheremo di ripeterlo, questa non è una crisi industriale. Il lavoro e le commesse ci sono. Il problema è la sindacalizzazione che pretende il rispetto di diritti e contratti nazionali".

Pier Francesco Nesti