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Lavori al "Mostro" del Poggetto ma è polemica

FIRENZE

Il "Mostro" del Poggetto sarà riqualificato; grazie alla creazione di appartamenti, di uno studentato e di un’area verde lo stabile avrà una nuova vita. I residenti, però, si dicono preoccupati per la viabilità che si creerà nella zona. La struttura, abbandonata da oltre 30 anni nel quartiere di Rifredi, è stata acquistata da Andrea Duranti, noto investitore fiorentino, che oltre al progetto di riqualificazione strutturale ha annunciato la creazione di una serie di immobili residenziali, di parcheggi, di un nuovo studentato e di un nuovo polmone verde. I lavori per la riqualificazione dovrebbero terminare nel 2024.

La struttura risulta abbandonata da più di 30 anni, nel lontano 1989 la ditta Prestige srl di Foresto Regnicoli iniziò la costruzione del complesso che avrebbe dovuto ospitare 200 posti auto e 40 appartamenti. Nel 1993 dopo una serie di attriti tra azienda ed amministrazione comunale in riferimento alle concessioni il cantiere si bloccò, dando alla luce quello che i fiorentini chiamano in senso dispregiativo il “Mostro del Poggetto”. L’inizio dei lavori di riqualificazione dello stabile di Rifredi preoccupa però i residenti della zona.

In particolare la cittadinanza ha espresso la propria perplessità su come la nuova destinazione della struttura possa congestionare via Bardelli (gia messa male) in mancanza di una modifica alla viabilità di via Burci, parallela al complesso."Dai giornali leggiamo l’annuncio dell’inizio dei lavori al “mostro”, ma se non si cambia la viabilità di via Burci tutti coloro che vorranno recarsi al nuovo complesso dovranno passare per via Bardelli, le cui condizioni e la cui sicurezza lasciano già molto a desiderare" spiega Roberto Ascani, esponente del gruppo di cittadini nel quartiere. Via Bardelli è a due passi dalla struttura abbandonata ed i residenti hanno più volte sollecitato l’amministrazione per l’aumento del degrado e per la scarsa sicurezza stradale. In queste condizioni un aumento del traffico nella via potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.

Gabriele Manfrin