MANUELA PLASTINA
Cronaca

Lavori saltati alla Redi, è polemica. Tuona l’opposizione: "Basta novelle"

Come anticipato dal nostro giornale il progetto di ampliamento tramonta per l’impennata dei costi. Redini: "Servono spazi scolastici migliori". Pignotti: "Avanti con l’auditorium e con il miglioramento sismico".

Lavori saltati alla Redi, è polemica. Tuona l’opposizione: "Basta novelle"

Come anticipato dal nostro giornale il progetto di ampliamento tramonta per l’impennata dei costi. Redini: "Servono spazi scolastici migliori". Pignotti: "Avanti con l’auditorium e con il miglioramento sismico".

Con l’annuncio in consiglio comunale, già anticipato dal nostro giornale, tramonta ufficialmente il progetto originario di ampliamento della scuola media Redi. Il faraonico progetto presentato nel 2020, che doveva costare 6,5 milioni per i quali era stato acceso un mutuo da Cassa depositi e prestiti (che doveva essere pagato a partire dal 2025), prevedeva la realizzazione di un grande auditorium, una piazza-agorà e nuove aule e laboratori. Ma dal 2020 i costi sono lievitati: ad oggi 7 milioni basterebbero solo per realizzare il primo lotto.

Il secondo, il più richiesto ossia l’auditorium fondamentale per l’indirizzo musicale, rimarrebbe fuori con un costo di ulteriori 2,7 milioni di euro, ma soprattutto una rata annuale passata da 280 mila euro a ben 600 mila euro per 27 anni. Un costo eccessivo per le casse comunali. Il gruppo consiliare "Cittadinanza Attiva" ricorda di essere stata una Cassandra. "Avevamo già capito che sarebbe costato troppo - sottolinea la capogruppo Sonia Redini -, ma l’attuale sindaco Pignotti, già assessore all’edilizia scolastica nella scorsa giunta, ci aveva risposto che la quota era sostenibile e attendeva solo la validazione del progetto esecutivo per metterlo a gara. Ora si trincera dietro una mera questione contabile, ma non è così: si tratta di incapacità politica nel programmare un’opera pubblica. Era un progetto sovradimensionato rispetto alle esigenze della comunità scolastica, che ha sempre e solo chiesto di avere un auditorium e di poter creare uno spazio per la segreteria didattica al posto dei container per la Redi".

Redini chiede di "smettere di raccontare novelle a questa comunità scolastica a cui erano stati chiesti grandi sacrifici nel recente passato per i lavori di adeguamento sismico. Costruiamo piuttosto spazi scolastici migliori, quelli che servono davvero all’istituto, senza spot elettorali". Replica il sindaco Francesco Pignotti: "Saremmo irresponsabili se non considerassimo le mutate condizioni finanziarie esterne che hanno provocato l’impennata della rata del mutuo e dei costi dell’opera. Rinunciare a questo mutuo non significa rinunciare a dare un volto nuovo alla Redi: partiremo da subito dalla realizzazione del nuovo auditorium e dal miglioramento sismico, prendendo le mosse dal progetto iniziale, ma in modo molto più sostenibile sotto il profilo finanziario. Risponderemo subito alle richieste della scuola senza strozzare il bilancio comunale".