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Alta Velocità, i lavori alla stazione Belfiore vanno avanti. Giani: “Le due talpe hanno superato la zona critica”

Il sopralluogo del presidente della regione Toscana al cantiere: “Stiamo vedendo gli effetti di un lavoro che sta rispettando i tempi, da qui al 2028. Una rivoluzione”

Firenze, 19 febbraio 2025 – Procedono i lavori alla stazione Firenze Belfiore. Oggi il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha fatto un sopralluogo al cantiere insieme all’assessore alle infrastrutture Stefano Baccelli e a Fabrizio Rocca, responsabile dei progetti su Firenze per la direzione investimenti di Rfi. 

"L’Alta velocità - ha sottolineato il governatore – rappresenta una trasformazione ferroviaria e urbanistica destinata a cambiare il sistema della mobilità su ferro a Firenze e in Toscana: qui in via Circondaria stiamo vedendo gli effetti di un lavoro che sta rispettando i tempi, da qui al 2028. Una rivoluzione”. 

Il sopralluogo del presidente Eugenio Giani al cantiere della stazione Foster (Foto Marco Mori / New Press Photo)
Il sopralluogo del presidente Eugenio Giani al cantiere della stazione Foster (Foto Marco Mori / New Press Photo)

Il presidente ha spiegato che “è stato scavato un camerone di 450 metri di lunghezza e 50 metri di larghezza, alla profondità di 15 metri. Dovrà arrivare a 25 metri che è la profondità in cui verranno collocati i binari. Le due talpe – ha aggiunto – hanno entrambe ormai passato la zona critica, quella che coincide, venendo da Campo di Marte, con il supermercato in via Masaccio, via Don Minzoni, e anche la seconda, Marika, è arrivata all'altezza di Via Maruffi. Quindi hanno già fatto una 1.680 metri, l'altra 670 metri, tutte e due ormai 2 km e mezzo di galleria sotto Firenze, addirittura già rivestita dai conci prodotti in Toscana, a Lucignano".

Giani ribadendo che i lavori stanno procedendo bene, è entrato nel dettaglio dell’opera complessiva dell’Alta velocità che si sviluppa su più livelli: da un lato le talpe che appunto continuano ad avanzare, procedendo in modo alternato, perché il materiale scavato viene trasportato a Cavriglia con i treni da Campo di Marte. Dal punto di vista idraulico, gli scavi per la nuova struttura sotterranea stanno realizzando importanti opere. "Un mese fa il fiume Mugnone è andato in piena- ha detto Giani-, e senza gli interventi di risagomatura e di allargamento avrebbe potuto causare problemi.” E infine la questione dei materiali di scavo: “il terreno rimosso – ha spiegato Giani- viene trasportato direttamente a Cavriglia tramite convogli ferroviari, senza impattare sulle strade cittadine. Servirà per la riqualificazione delle ex miniere di lignite chiuse nel 1994”.

Il sopralluogo del presidente Giani al cantiere della stazione Belfiore (Foto Marco Mori / New Press Photo)

“Da decenni – ha sottolineato l’assessore Baccelli - attendiamo queste opere, e in questa legislatura, grazie in particolare alla forte determinazione del presidente Giani accompagnata anche dal sostegno dell’ex sindaco Nardella, siamo finalmente ripartiti con un bando da 1,2 miliardi di euro. I lavori stanno procedendo speditamente e senza problemi. Basti pensare agli oltre 2 km complessivi già scavati dalle due frese. Questi interventi comporteranno una riqualificazione e uno sviluppo più organico della mobilità, migliorando il servizio di alta velocità e permettendo una riorganizzazione complessiva del trasporto ferroviario regionale. Con la nuova infrastruttura, infatti, la stazione di Santa Maria Novella sarà liberata dai treni ad alta velocità, permettendo una specializzazione delle linee: una per l'alta velocità e l'altra per i treni regionali. Uno dei principali nodi critici della rete ferroviaria in Toscana- ha aggiunto Baccelli- è proprio il nodo di Firenze, congestionato dalla presenza di centinaia di treni ad alta velocità. La nuova organizzazione permetterà di decongestionare il traffico ferroviario, migliorando l'efficienza del servizio regionale.

Infine, la stazione Foster “progettata ormai anni fa – ha concluso l’assessore-, rappresenterà un'importante opera di architettura contemporanea. Sarà una delle pochissime – forse l'unica – in una città dal patrimonio artistico così profondamente rinascimentale. A me piace questa contaminazione tra antico e moderno: credo che Firenze, già straordinariamente bella, possa arricchirsi ulteriormente, anche con elementi di bellezza contemporanea.”