MANUELA PLASTINA
Cronaca

Lavori sulla provinciale 34. Senso unico fino a marzo

Ieri lo stop al traffico è durato meno del previsto, con riduzione dei disagi. Ma al cantiere sfortunato manca ancora più di un mese per la conclusione.

Operai al lavoro in un cantiere stradale nell’immagine d’archivio

Operai al lavoro in un cantiere stradale nell’immagine d’archivio

Bagno a Ripoli – Per una volta il meteo è venuto incontro ai lavori di ripristino della frana della via di Rosano, tra Vallina e le Gualchiere sulla Sp34: l’assenza di vento, ieri mattina ha permesso all’elicottero di cantiere di lavorare indisturbato. Invece delle previste 6 ore e mezza, ne ha impiegate meno di 3 per montare 37 profilati in acciaio (comprensivi di piastre e tiranti), uno per ogni montante sul lato collinare della via di Rosano. La durata dell’intervento dipendeva appunto dalle condizioni meteo, col rischio di doverlo rinviare se non ci fosse stato il vento giusto. Invece è andato tutto bene tanto da poter riaprire la strada alla viabilità alle 11,30, invece delle 16 previste.

Era stata chiusa in entrambi i sensi di marcia alle 9,30 proprio per garantire la sicurezza nel trasporto del materiale dall’elisuperficie di cantiere e dei movimenti in aria particolarmente delicati. "Le condizioni di vento sono state ottime – sottolinea David Baroncelli, consigliere della Città Metropolitana delegato alla viabilità nella zona Chianti –. Stiamo cercando con gli uffici di risolvere le criticità incorse anche per i problemi meteo per assicurare un risultato importante su una tratta di grande interesse come la Sp 34".

Il cantiere del valore di 1,25 milioni di euro è cominciato a luglio e doveva concludersi a dicembre. Per colpa delle piogge, la ditta che ha ottenuto l’appalto dalla Città metropolitana ha dovuto cambiare strategia di lavoro, utilizzando un macchinario più lento, con sistema chiamato "a slitta", ma più sicuro per lavorare su terreni scivolosi. L’intervento dell’elicottero era stato previsto dapprima per settembre, poi per i primi dicembre, ma è stato realizzato solo ieri.

Non è finita. Dovranno essere eseguite ancora altre lavorazioni con l’ausilio dell’elicottero per una o due mezze giornate, con contestuale chiusura della strada. Devono essere posate le reti da ancorare ai montanti di acciaio in modo da scongiurare in futuro cadute di massi sulla sede stradale, come già avvenuto sia nel 2014 che nel 2018. Poi ci saranno le operazioni di chiodatura della rete corticale e quelle di ricomposizione paesaggistica con erba e arbusti attraverso la tecnica dell’idrosemina. I pendolari dunque devono ancora avere pazienza e sopportare il senso unico alternato ancora per un po’, almeno fino al 31 marzo, data in cui la Città Metropolitana conta di riaprire la circolazione viaria normale.