FIRENZE
"Mai è stata configurata la Fondazione Open come un partito politico o una corrente di partito", nello specifico del Pd, come invece ipotizzato dalla Procura di Firenze, ritenendola invece un’articolazione del Partito democratico, nello specifico per sostenere l’attività politica di Matteo Renzi prima come sindaco di Firenze e poi come segretario nazionale dei Democratici.
Una lunga deposizione, oltre due ore, sotto forma di dichiarazioni spontanee, per l’avvocato Alberto Bianchi, che della Fondazione Open è stato presidente fino al 2018, anno del suo scioglimento, nel corso dell’udienza preliminare di ieri al palagiustizia, nel procedimento in cui sono imputati, tra gli altri, per finanziamento illecito ai partiti anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, la deputata ed ex ministra Maria Elena Boschi e l’ex ministro Luca Lotti.
Bianchi è stato l’unico degli undici indagati a rilasciare dichiarazioni spontanee. Secondo gli avvocati Nino D’Avirro e Alberto Berardi, suo difensori, come si legge un una nota, "l’avvocato Bianchi ha illustrato nel dettaglio i fatti posti a base dell’imputazione nei suoi confronti, ricostruendoli minuziosamente con le sue dichiarazioni spontanee, e documentandone passo passo lo svolgimento. In particolare ha dimostrato l’effettività delle prestazioni professionali svolte a favore di Toto, Bat e Utopia, provando la correttezza del proprio operato professionale e l’impossibilità di ricondurlo a ipotesi corruttive. Ha ribadito inoltre che né lui né nessun altro soggetto coinvolto ha mai configurato Open come un partito politico o una corrente di partito, ricordando quanto le manifestazioni alla Leopolda fossero distanti da qualunque logica di partito".
Nessuno degli avvocati difensori ha presentato a giudice Sara Farini richiesta di accedere a riti alternativi, per cui l’udienza, iniziata nell’aprile 2022, ora potrà procedere con la discussione. L’udienza riprenderà il 2 dicembre con le conclusioni dei pubblici ministeri Luca Turco (che a fine dicembre andrà in pensione) e Antonino Nastasi (nella foto). Il 12 dicembre cominceranno gli interventi dei difensori.