REDAZIONE FIRENZE

Le Antiche Risonanze di Istanbul. Dentro un labirinto di dipinti a olio

A Palazzo Bellini una finestra aperta sulla filosofia della città turca secondo l’artista Aydan Uğur Ünal

L’artista turca Aydan Uğur Ünal firma ’Le Antiche Risonanze di Istanbul’, mostra allestita a Palazzo Bellini dal 28 settembre al 6 ottobre

L’artista turca Aydan Uğur Ünal firma ’Le Antiche Risonanze di Istanbul’, mostra allestita a Palazzo Bellini dal 28 settembre al 6 ottobre

Una trentina di opere di Aydan Uğur Ünal per scoprire ‘Le antiche risonanze di Istanbul’. È la mostra a Palazzo Bellini (Lungarno Soderini), in occasione della 33esima edizione della Biennale internazionale dell’antiquariato (Biaf), che si svolgerà a Palazzo Corsini dal 28 settembre al 6 ottobre. E fino a quella data sarà visibile anche la mostra dell’artista turca, in un percorso che guida lo spettatore attraverso una finestra aperta dalla filosofia di Leibniz e Deleuze e, con il suo stile che ha chiamato ‘AydanSabb’, illustra tracce del glorioso passato che emerge dalle profondità antiche di Istanbul.

I suoi lavori combinano tessuti storici con filosofia e mitologia, creando un’opera musicale che è una fusione di tutti questi elementi. Le vibrazioni cromatiche nei suoi dipinti, attraversando la ciclicità dinamica delle curve barocche, danno al visitatore la sensazione di trovarsi in un labirinto. Con le frequenze energetiche che emana, l’artista crea fasci di forme nelle sue prospettive, invitando chi è di fronte alla tela a scoprire costantemente nuove dimensioni. E attraverso il suo stile scoperto nel suo mondo interiore, riesce a trasmettere il piacere di estrarre nuovi epici racconti.

Con i suoi dipinti a olio, Aydan Uğur Ünal rivoluziona la città offrendo una visione delle antiche civiltà. Dipinge le vibrazioni della storia antica, aggiungendo elementi della mitologia anatolica per creare un’atmosfera fantastica di Asia minore.

Elena Gradini nel testo introduttivo alla mostra spiega che "il percorso creativo dell’artista Aydan è stratificato e complesso, e prima di approdare all’immagine ed alla scomposizione di essa, l’indagine si è focalizzata su importanti nuclei tematici quali la matematica, le geometrie, la filosofia, tanto da restituire nell’insieme una pittura particolarissima e densa di dettagli, in cui ogni singola pennellata, ogni dettaglio particolareggiato, è una lenta scoperta che pian piano guida l’occhio dell’osservatore a individuare la ricchezza dei particolari rappresentati".

Olga Mugnaini