Le calciatrici afghane sono a Roma "Firenze è pronta ad abbracciarle"

Le atlete sono riuscite a raggiungere l’Italia. Sara Funaro, assessore al Welfare: "Contatto costante"

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Dopo un lungo viaggio, e tantissima paura, le campionesse della squadra di calcio di Herat, sono finalmente arrivate a Roma. La storia che abbraccia queste ragazze, calciatrici e fresche vincitrici del campionato afghano, ha fatto tanta strada, arrivando anche a Firenze. Nei giorni scorsi, infatti, il primo a metterci la faccia fu il sindaco Dario Nardella, che appena appresa la notizia, ha aperto le porte della città alle profughe e alle loro famiglie.

"Accogliere alcune delle ragazze della nazionale di calcio afghana, ma anche donne, uomini, bambini e persone semplici, normali, che cercano un rifugio di fronte alla minaccia dei talebani. - spiegava il primo cittadino - Qui non siamo di fronte a migranti economici, ma a persone che scappano da morte certa. E chi rifiuta di accogliere sostanzialmente agevola la loro uccisione, l’assassinio, l’oppressione". Si era fatta avanti anche la Figc che aveva dato disponibilità per accoglierle nel centro tecnico di Coverciano.

Le giovani, nate tutte intorno al 2000, sono solo una piccola parte della squadra, quella più indifesa e in difficoltà. Molte delle loro compagne hanno lasciato il Paese già da tempo, rifugiandosi in Iran, ma per ragazze nubili è molto più complicato riuscire in questo tipo di fughe.

Da subito si è attivata Cospe, una ong che ha lavorato dal 2008 al 2019 in Afghanistan a difesa dei diritti umani, riuscendo a stabilire un contatto con l’Italia. Ieri, poco prima della partenza verso Roma, per le quattro ragazze c’è stato l’ennesimo incubo. Seguite dall’associazione Road to Equality, infatti, avevano raggiunto l’aeroporto di Kabul, poche ore prima dell’ennesima tragedia, con l’esplosione-suicidio, che ha causato molte vittime.

Fortunatamente erano già ad aspettare di partire al sicuro, dove sono rimaste per molte ore insieme ai volontari delle ong, prima del volo per l’Italia. La loro posizione è stata monitoriata in modo costante dai paracadutisti del battaglione Tuscania, che da dentro l’aeroporto gestivano le operazioni di protezione, e al Ministero della Difesa e degli Esteri. Nella giornata di ieri sono arrivate a Roma, insieme a parenti e familiari, per un totale di circa una quindicina di persone, minori compresi.

E’ intervenuta anche Sara Funaro, assessore al Welfare del Comune di Firenze: "Come Comune siamo in contatto stretto con Cospe che sta seguendo la vicenda fin dall’inizio, così come con Prefettura e Ministero dell’interno, e abbiamo continui aggiornamenti. Ribadiamo la nostra disponibilità all’accoglienza, siamo in contatto costante anche con tutti coloro che fin dall’inizio si sono resi disponibili con generosità a collaborare".

Iacopo Nathan