Da undici anni abitano in palazzine in viale Guidoni che dovevano essere temporanee, in attesa che vengano rifatti gli alloggi popolari di via Torre degli Agli. Sono le 14 famiglie, in tutto 35 persone, che ieri hanno manifestato alle ‘casette di legno’ di Novoli, chiedendo di tornare tra le loro mura.
"Ci sono umidità, acqua nelle cantine, pareti sbollate e non solo – spiega esasperata Anna Maria Stinchetti, una delle inquiline – Dopo 11 anni, con continue date cambiate, quando sai che devi andare via, alla fine ti viene l’esaurimento. Siamo stanchi. Viviamo con il senso di precarietà". I cittadini vogliono una risposta dalle istituzioni: "Abbiamo chiesto in una lettera un incontro con il nuovo assessore Paulesu e la sindaca Funaro".
"Avevano promesso di fare gli alloggi popolari in 2-3 anni – tuona Carmelo Marchese, presidente del comitato Novoli, che dall’inizio segue la vicenda –. Sono palazzi nuovi, ma dopo 11 anni ancora non sono finiti. Non è stata mai data una risposta plausibile a questi ritardi. Sono state accampate scuse ridicole. L’ultima, il Covid. Quando è scoppiata la pandemia, queste persone dovevano essere già tornate in via Torre degli Agli. Prima c’era il problema delle ditte che saltavano, poi c’era l’acqua sotto, dopo il materiale non arrivava. E queste persone che devono stare qui, provvisoriamente, sono esasperate. Erano 18 nuclei familiari, ne rimasti 14. Quattro residenti nel frattempo sono deceduti. A maggio ci avevano detto che per fine settembre le case le avrebbero assegnate. Un’ennesima promessa mancata. Lì ci sono soldi dei cittadini".
Tra i manifestanti anche la consigliera di quartiere 5 Franca Innocenti (FdI): "Le persone non devono avere questo trattamento. Al Comune di Firenze chiedo che possa dare una mano, non ce la fanno più. Mi darò da fare insieme al Comitato e vediamo di trovare loro un alloggio. Il Comune ha tante proprietà disabitate che potrebbe dare ai cittadini e invece tiene in disuso" Carlo Casini