REDAZIONE FIRENZE

Le coperte termiche dei migranti sulle porte dell’Immacolata

Oro, non prezioso dal punto di vista economico, ma dal valore inestimabile per il ‘tesoro’ che avvolge. Dopo avere...

Oro, non prezioso dal punto di vista economico, ma dal valore inestimabile per il ‘tesoro’ che avvolge. Dopo avere...

Oro, non prezioso dal punto di vista economico, ma dal valore inestimabile per il ‘tesoro’ che avvolge. Dopo avere...

Oro, non prezioso dal punto di vista economico, ma dal valore inestimabile per il ‘tesoro’ che avvolge. Dopo avere fatto tappa alla Santissima Annunziata di Firenze l’installazione artistica "Eldorato" dell’artista fiorentino Giovanni De Gara è arrivata alla parrocchia dell’Immacolata a Sesto dove dovrebbe rimanere fino a Pasqua. Le porte della chiesa di piazza San Francesco tappezzate con le coperte isotermiche, comunemente impiegate per il soccorso ai migranti.

Materiali dal costo molto basso, ma che danno un sollievo immediato a chi viene accolto dopo viaggi stremanti e magari con la speranza, spesso delusa, di essere arrivati in una "terra dell’oro" in cui trovare una vita migliore. Il senso dell’opera artistica, che sicuramente si fa notare sia di giorno che di notte, è stato illustrato dal parroco dell’Immacolata, don Giuseppe Biliotti, che ha fatto riferimento ad una prospettiva più teologica richiamando tra l’altro la "porta d’oro" del Battistero di Firenze, mentre l’autore ha raccontato il significato della sua creazione. Per il Comune di Sesto ha portato il suo saluto l’assessore alle Politiche educative e scolastiche Sara Martini. Lunedì sera il tema è stato approfondito con una veglia e una serie di testimonianze. A Firenze l’installazione aveva provocato qualche polemica, per ora sul territorio sestese l’accoglienza sembra invece buona.

Sandra Nistri