BARBARA BERTI
Cronaca

"Le donne devono ascoltarsi di più". La Francini e il poliamore a Venezia

L’attrice ha portato alla mostra il film documentario tratto dal testo di Dario Fo e Franca Rame

"Le donne devono ascoltarsi di più". La Francini e il poliamore a Venezia

L’attrice ha portato alla mostra il film documentario tratto dal testo di Dario Fo e Franca Rame

"Siamo tutti alla ricerca dell’amore e della felicità". Parola dell’attrice campigiana Chiara Francini (nella foto) che al Lido di Venezia ha presentato il film documentario ’Coppia aperta quasi spalancata’ di Federica Di Giacomo (distribuito da I Wonders Pictures), da lei prodotto e interpretato, tratto dall’omonimo spettacolo di Franca Rame e Dario Fo. E adesso l’attrice lo presenterà nei cinema toscani: domani a Pontassieve (cinema Italia ore 17), Campi Bisenzio (Uci, ore 20,30), Montecatini Terme (Excelsior Multisala, 21,15); lunedì 2 a Pisa (Multisala Odeon, ore 20) e Livorno (Arena Fabbricotti, ore 21,30); il 3 a Viareggio (cinema Centrale, ore 20) e Lucca (Arena Cavallerizza, ore 21,30); il 4 a Prato (Omnia Center, ore 21) e il 5 a Firenze (Principe, ore 20,15 e all’Arena Chiardiluna, 21,30).

Il testo di Rame e Fo sull’amore fuori dalla monogamia, datato 1983, all’epoca fece discutere e non poco anche politicamente. Oggi il film è stato ben accolto: certi tabù sono definitivamente superati?

"Non è una questione di tabù. Racconto le varie forme con cui cerchiamo di ’acchiappare’ l’amore. Antonia, la protagonista, è una donna che non vale nulla senza un uomo. O meglio lei si sente così, tanto che accetta la proposta del marito di aprire la coppia. Deciderà di scoprire un universo, figlio della coppia aperta degli anni ‘70, fatto di poliamorosi, di giovani (e meno giovani) ’contro’ il concetto di monogamia, di gruppi di femministe e party sex positive. Sarà per lei un viaggio interiore molto importante".

Un viaggio nell’amore?

"Sì, il film è un affresco colorito e vero di come tutti noi cerchiamo la formula perfetta per l’amore. Formula che però non esiste, anche il poliamore non è la soluzione perfetta".

Nel film Antonia/Chiara è divisa tra il suo vero compagno Karl Gustaf Fredrik Lundqvist e Alessandro Federico, suo partner di teatro. Lei che tipo di amore preferisce?

"Sono una monogama convinta, sto da 18 anni con Fredrik e sono sempre stata monogama. Ma questo non mi impedisce di esplorare realtà diverse dalla mia, senza ipocrisie né pregiudizi".

In Italia, però, siamo ancora legati alla famiglia tradizionale...

"Sono una fautrice delle famiglie, tutte. Per me famiglia è amore e rispetto, indipendentemente dal sesso e dal numero dei componenti. Siamo ancora legati alla cultura patriarcale ma la si può superare ascoltando se stessi. Le donne, in particolare dovrebbero ascoltarsi di più: la grande rivoluzione per le donne avviene quando cominciano ad ascoltarsi seguendo solo la propria voce".