NICOLA DIRENZONE
Cronaca

Le ferite del maltempo. Frane e strade bloccate. Ancora cento sfollati. Rifiuti vicini al Santerno

La provincia continua a fare i conti con le conseguenze del maltempo. Giani infatti sollecita il riconoscimento dell’emergenza nazionale. "La Sr 302 percorribile in 10 giorni". Stazione di Signa chiusa fino al 30.

La provincia continua a fare i conti con le conseguenze del maltempo. Giani infatti sollecita il riconoscimento dell’emergenza nazionale. "La Sr 302 percorribile in 10 giorni". Stazione di Signa chiusa fino al 30.

La provincia continua a fare i conti con le conseguenze del maltempo. Giani infatti sollecita il riconoscimento dell’emergenza nazionale. "La Sr 302 percorribile in 10 giorni". Stazione di Signa chiusa fino al 30.

La provincia continua a leccarsi le ferite provocate dal maltempo, tra frane che minacciano case e viabilità, famiglie ancora oggi sfollate, infrastrutture colabrodo e paesi isolati. Ma non solo. Ci sono anche le conseguenze ambientali. Tutte ragioni che spingono il presidente della Regione Giani a restare irremovibile sulla richiesta di emergenza nazionale, avanzata al governo e lasciata in standby: "Il capo del Dipartimento nazionale Ciciliano ci propose di attendere, ma è evidente che mi rimetterò a sollecitare l’intervento di carattere nazionale, perché è palese che i danni che abbiamo subito richiedono il riconoscimento dello stato d’emergenza nazionale. È stato riconosciuto ad altre realtà con danni meno gravi". Ma qual è la situazione attuale?

PALAZZUOLO

L’emergenza ambientale causata dalla frana che ha scoperchiato una vecchia discarica, portando tonnellate di rifiuti nell’alveo del torrente Rovigo si sta estendendo, perché il materiale è arrivato nel fiume Santerno. Il sindaco di Firenzuola continua a lanciare l’allarme: "L’intervento di bonifica e ripulitura da fare è grande – dice Giampaolo Buti-. Occorre che tutto ciò sia ricompreso nell’emergenza regionale e nazionale perché occorreranno molti fondi per bonificare e ripulire. Anche operativamente l’intervento sarà molto complicato nel tratto del Rovigo più impervio dove non esistono strade e l’unica possibilità di portare via i rifiuti una volta raccolti è di farlo dall’alto con elicottero".

VAGLIA

A Vaglia, dopo l’apertura della strada per Paterno, non ci sono persone isolate. Ci sono invece, a causa della delicata situazione del Monte Razzo, sul quale sono corso verifiche geologiche, 24 persone evacuate nel capoluogo: abitazioni in via Fiume, via Bolognese e via della Stazione, tra le quali anche la locale caserma dei Carabinieri.

VICCHIO

Anche a Vicchio, dopo che sono stati raggiunti i 28 residenti della località Poggiolino, non ci sono più abitanti isolati. Invece 12 sono ancora sfollati: 8 a Villore, 2 a Gattaia e 2 a Piazzano.

BORGO S.LORENZO

A Borgo San Lorenzo gli sfollati sono 20 di cui tre in carico al comune. Sono di Ronta e Sagginale.

MARRADI

Sono 31 invece gli isolati a Marradi, in gran parte di Campigno a causa di una grossa frana. E 9 sono ancora fuori casa, alcuni dapprima ospitati in una struttura della parrocchia di Popolano, e poi accolti da familiari o amici.

Sui disagi che il Mugello sta affrontando, è intervenuto il presidente Giani: "Voglio subito lanciare un messaggio chiaro: non permetteremo che la strada regionale 302 rimanga chiusa fino a settembre. Il mio obiettivo è rendere percorribile la strada, magari con passaggi a senso unico alternato, nell’arco di 10 giorni. Mi auguro che altrettanto facciano le Ferrovie perché non è assolutamente pensabile il rallentamento dei lavori sulla Faentina".

SIGNA

Restano evacuate le 17 famiglie (venti persone) di via dell’Orologio, a Signa. Qui, durante l’ondata di maltempo del 14 marzo, sono crollati un muro di contenimento e la scarpata retrostante. Strutture private, che si sono abbattute sia sulla strada che sugli edifici sottostanti, i cui residenti non possono ancora, per motivi di sicurezza, rientrare nelle loro case. Al momento alcune famiglie sono alloggiate in albergo (a carico del Comune), mentre altre hanno trovato sistemazione da amici e parenti: nel frattempo la strada è transennata, controllata da telecamere e presidiata dalle forze dell’ordine. Ma il fronte di via dell’Orologio non è l’unico a preoccupare: resta l’allarme anche per l’erta di Castello e per i giardini di varie abitazioni della zona, che hanno registrato degli smottamenti. Vanno avanti, intanto, i lavori lungo la ferrovia fra Signa ed Empoli, che attualmente è interdetta al passaggio dei treni per una frana nella zona di Carmignano. I lavori sarebbero dovuti finire ieri, ma le Ferrovie dello Stato hanno fatto sapere che, a causa delle ulteriori piogge del fine settimana, proseguiranno almeno fino al 30 marzo.

LASTRA A SIGNA

Per spostarsi in treno occorre usare la stazione di Lastra a Signa: a proposito, dopo le proteste dei giorni scorsi, gli estenuanti rallentamenti su via Roma e le richieste del Comune, Trenitala ha deciso di organizzare una navetta gratuita (per chi ha biglietto o abbonamento) fra le due stazioni. Previste varie navette, con partenza ogni 30 minuti, fra le 6 e le 8 di mattina, fra le 13 e le 15 e fra le 16 e le 19. L’invito è quello di usare il parcheggio scambiatore per poi salire sul bus che sarà presente in tutte le fasce orarie più sensibili soprattutto per studenti e lavoratori.

RUFINA

Mentre Pontassieve e Pelago non contano ormai più nessuno fuori casa, diversa è la situazione a Rufina. Nello specifico, nella frazione di Contea, dove due famiglie non sono ancora potute rientrare nelle proprie abitazioni dal giorni dell’alluvione. Complessivamente si tratta di sette persone, ospitate da giorni in sistemazioni di fortuna, tra parenti, amici o soluzioni trovate dal comune. Si tratta di nuclei le cui abitazioni sono state dichiarate inagibili, dunque impossibilitati - almeno per il momento - a fare ritorno a casa. Anche a Rufina capoluogo esiste una situazione simile relativa ad una famiglia. Che di fatto è fuori casa ma che, formalmente, non risulta sfollata in quanto la propria abitazione non è stata dichiarata inagibile.

Teresa Scarcella

(Hanno collaborato

Paolo Guidotti, Nicola Di Renzone, Lisa Ciardi e Leonardo Bartoletti)