REDAZIONE FIRENZE

Le indagini sulla rapina. Il rebus del secondo uomo. Caccia al dna sui vestiti di Ezio

Nominato un consulente dalla procura per un accertamento irripetibile sui reperti sequestrati dai carabinieri. La donna rumena accusata anche dell’uso del bancomat rubato.

Nominato un consulente dalla procura per un accertamento irripetibile sui reperti sequestrati dai carabinieri. La donna rumena accusata anche dell’uso del bancomat rubato.

Nominato un consulente dalla procura per un accertamento irripetibile sui reperti sequestrati dai carabinieri. La donna rumena accusata anche dell’uso del bancomat rubato.

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Il dna per accertare la responsabilità di Elena G.L., la senza fissa dimora di 25 anni che nel corso di una rapina avvenuta lo scorso trenta agosto avrebbe cagionato lesioni gravissime al 91enne Ezio, residente di via Maso Finiguerra. Ma il dna servirà anche per stabilire se la donna, la notte dell’aggressione, fosse da sola o in compagnia di qualcun altro, nell’androne del palazzo in cui abita l’anziano.

Dopo essere riuscito a prendere faticosamente l’ascensore per salire a casa e fare un breve racconto ai suoi familiari di cosa gli sarebbe accaduto, Ezio è caduto in un gravissimo stato di coma, e le speranze di salvezza sono ridotte al lumicino.

Ieri mattina, il pubblico ministero Lorenzo Boscagli ha nominato un proprio consulente, che avrà il compito di ricercare - ed eventualmente estrapolare -, con un accertamento irripetibile, tracce biologiche dagli indumenti indossati da Ezio quella notte, i vestiti sequestrati alla rumena e altri reperti.

Questo per corroborare, in vista di un processo, le accuse a carico della donna, ma anche appunto per capire se davvero, come avrebbe raccontato il pensionato prima di cadere in coma, quella donna fosse accompagnata da qualcuno.

All’affidamento dell’incarico, oltre al difensore dell’indagata, l’avvocato Luca Maggiora, era presente anche l’avvocato Guglielmo Mossuto, incaricato dalla famiglia di assumerne la rappresentanza nel procedimento: il legale si è riservato di nominare a sua volta un proprio consulente.

La donna, che viveva praticamente stabilmente sotto la tettoia del cinema Fulgor, ora detenuta a Sollicciano, è indagata anche per rapina aggravata e indebito utilizzo della carta di credito. Mentre il 91enne, che intorno a mezzanotte era rincasato dopo essere stato al pub di borgo Ognissanti a vedere la partita della Fiorentina, si trascinava nel suo alloggio ferito, il bancomat di Ezio “spendeva“ - in modalità contactless - la somma di tredici euro in un minimarket di via dei Vanni.

La mattina successiva il portafoglio dell’anziano è stata ritrovato in Oltrarno.