
Daniele Magrini presenta il suo nuovo libro domani dalle 18 a Libraccio in via Cerretani
’Il potere delle macchine sapienti-Intelligenza artificiale, informazione, democrazia’ è il nuovo libro (Primamedia) del giornalista Daniele Magrini, per anni a La Nazione e oggi in pensione. Il volume sarà presentato domani dalle 18 da Libraccio in via Cerretani: dialogheranno con l’autore Marco Pratellesi, giornalista esperto di media digitali, Maria Teresa Rabotti, giornalista, e Carlo Sorrentino, docente di sociologia dell’Università di Firenze.
Il libro si avvale anche di una postfazione di Michele Mezza, tra i massimi esperti di comunicazione digitale italiani, dal titolo ’Il pensiero vocalizzato-Lettura e scrittura al tempo dell’intelligenza mobile’. Fra le pagine ci sono documenti inediti, opinioni, ricostruzioni, con il piglio tipico dell’inchiesta giornalistica, su un tema centrale nella attuale contemporaneità: le relazioni tra Intelligenza artificiale e mondo dell’informazione. Questione che riguarda tutti e che da tempo è al centro del dibattito mondiale in merito ai rischi per la tenuta democratica delle società nelle quali viviamo.
In particolare, dopo la vittoria di Donald Trump alla presidenza degli Usa e l’affermazione di Elon Musk. Scrive nella prefazione Michele Mezza, giornalista e docente di sociologia digitale all’Università Federico II di Napoli: "Il potere delle macchine ci suggerisce come oggi ci si trovi a un tornante non molto dissimile rispetto a quello che si delineò all’inizio del secolo scorso con la diffusione dell’industrialesimo fordista".
Articoli, fotografie, video prodotti dalle ’macchine sapienti’, senza mediazione umana, sono o no un concreto pericolo per la diffusione incontrollata di fake news e disinformazione? Quali i rischi per la rappresentazione stessa di quello che accade nel mondo e della verità sostanziale dei fatti? E quali i nuovi confini del giornalismo, con l’AI che entra direttamente nella fase di produzione dei contenuti redazionali? Quali effetti, infine, sulla formazione dell’opinione pubblica? Daniele Magrini, con un linguaggio semplice e asciutto tipico dell’inchiesta giornalistica, analizza i ritardi dell’editoria globale di fronte ai cambiamenti epocali in corso, i tentativi di contrastarli ma anche di sfruttarne le grandi potenzialità.