Le piccole imprese che resistono: "Incentivi, nuove norme e bandi. Servono misure di respiro europeo"

Assemblea per Cna Firenze Metropolitana. La linea del presidente locale Cioni e di quello nazionale Costantini "Le nostre realtà sono il cuore dell’economia: il 99% delle aziende sono di queste dimensioni".

Le piccole imprese che resistono: "Incentivi, nuove norme e bandi. Servono misure di respiro europeo"

Le piccole imprese che resistono: "Incentivi, nuove norme e bandi. Servono misure di respiro europeo"

Norme a misura di piccola impresa, bandi per le botteghe, incentivi ai giovani, riconoscimento dei requisiti ambientali e revisione della legge quadro sull’artigianato. Sono le richieste emerse durante l’assemblea di Cna Firenze Metropolitana, che si è svolta ieri all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Dopo una parte a porte chiuse, l’evento si è articolato in un dialogo fra Giacomo Cioni, presidente dell’associazione, e Dario Costantini, presidente nazionale di Cna, moderati dalla giornalista de La Nazione, Lisa Ciardi.

"È cruciale sviluppare politiche che rispondano alle esigenze delle piccole imprese a livello locale, nazionale ed europeo – ha dichiarato Giacomo Cioni –. Queste realtà sono il cuore dell’economia, non solo in Italia ma in tutta Europa, dove il 99% delle aziende sono di piccole dimensioni. Ciò richiede una legislazione europea a loro misura, che includa anche una definizione, finalmente chiara e uniforme, di cosa è l’artigianato. In Italia dobbiamo aggiornare la vecchia legge quadro sul tema, innalzando i limiti dimensionali sui dipendenti e proteggendo la denominazione ‘artigiano’. È anche necessario includere nuovi mestieri nel comparto e rivedere l’autonomia concessa dalla legge alle Regioni, che in questi anni ha finito per creare disparità territoriali e ha aumentato la burocrazia, danneggiando così sia le aziende che i consumatori. A livello locale è essenziale sostenere, con bandi specifici, il modello della bottega, che crea lavoro e contribuisce all’economia reale".

"Le grandi sfide da affrontare non possono trovare risposte efficaci da parte dei singoli Stati – ha detto Dario Costantini –. Carenza di manodopera, inverno demografico, transizione green, flussi migratori ed energia hanno bisogno di soluzioni a livello europeo tenendo conto delle specificità di ogni singolo paese. Il sistema Cna lavora a livello europeo e nazionale portando il proprio contributo. Lo abbiamo fatto per l’autoproduzione di energia elettrica modificando il Pnrr, lo stiamo facendo con un progetto per i corridoi professionali in Nord Africa, per potenziare la collaborazione con le scuole". Cna ha inoltre proposto una serie di incentivi per i giovani imprenditori, tra cui agevolazioni fiscali e previdenziali per chi avvia nuove attività, e misure di supporto per la trasmissione d’impresa e la promozione dell’educazione imprenditoriale. Tra le proposte, anche la riduzione del cuneo fiscale e la reintroduzione di sostegni finanziari diretti, sempre più spesso sostituiti oggi dal credito d’imposta. Un altro tema centrale è la riforma delle politiche del lavoro. Cna suggerisce di elevare sopra 15 il numero di dipendenti oltre il quale si applicano obblighi specifici in materie come assunzioni e cassa integrazione, e di permettere l’accesso degli under 18 a tutte le mansioni, a condizione che siano rispettati gli standard di sicurezza.

A questo si aggiungono interventi mirati per il supporto all’export delle piccole imprese. Infine, il riconoscimento dei requisiti Esg (ambientali, sociali e di governance), visto che molte piccole imprese già operano in modo sostenibile.