Le Repubbliche della “Pace nell’Arte“. Il fil rouge che lega Firenze e Venezia

Fino al 7 luglio il percorso itinerante voluto da Ars Pace, col patrocinio delle due città e de La Nazione

Le Repubbliche della “Pace nell’Arte“. Il fil rouge che lega Firenze e Venezia

Le Repubbliche della “Pace nell’Arte“. Il fil rouge che lega Firenze e Venezia

È iniziato con suono del flauto del Maestro Andrea Ceccomori, il viaggio “Firenze - Venezia: Pace nell’Arte”, l’evento organizzato dall’associazione Ars Pace, con il Patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, Città di Venezia e La Nazione.

Il ruolo dell’Arte come strumento di Pace è il leitmotiv di questo percorso che dalla Toscana si concluderà nella Serenissima il 7 luglio. Per ristabilire armonia adottando un vero dialogo di pace, vengono realizzate conferenze, performance e mostre, rendendo accessibili luoghi incantevoli quali Palazzo Medici-Riccardi a Firenze; Villa Medicea ad Artimino; Ca’ Loredan e Ca’ Sagredo a Venezia.

La scelta dei luoghi è dovuta allo speciale rapporto che esiste fra Firenze e Venezia, basatosi nei secoli su molteplici fattori storici, sociali e culturali, considerando che sono entrambi Antiche Repubbliche e fra le più importanti Città iscritte fra i siti Unesco.

Ieri, a Palazzo Medici Riccardi, il discorso inaugurale è stato affidato al Presidente di Ars Pace Enrique Barón Crespo al quale sono seguiti gli interventi di Monica Baldi, vicepresidente di Ars Pace e autore del progetto; Stefano Casciu, direttore Regionale Musei Nazionali della Toscana; l’artista Elisabetta Rogai; Anna Rüdeberg, presidente del Comitato Scientifico Ars Pace; Margherita Azzi Visentini, membro del Comitato Scientifico Associazione Ville Venete e Michele Zuin, Assessore al Bilancio e Società Partecipate del Comune di Venezia. Oggi alla Villa Medicea di Artimino La Ferdinanda, musica e performance live di enoarte di Elisabetta Rogai.

"Nel percorso si incontrano luoghi di straordinaria bellezza - ha detto Monica Baldi –, che aiutano a riflettere sull’importanza della cultura, quale piattaforma di pace e caposaldo della diplomazia culturale, tenendo conto del suo reale soft power che permette di stabilire durature e strutturate relazioni internazionali". Il direttore Casciu ha sottolineanto che "il sistema delle Ville medicee ha rappresentato nei secoli, per la famiglia dei Medici e per la Toscana sulla quale essi hanno governato per trecento anni, un paradigma del buongoverno che univa la capacità di gestione economica e delle finanze familiari con la qualità della vita culturale e artistica che vi si svolgeva in un rapporto costante con la Natura e il Paesaggio".

Dell’itinerario fa parte anche la mostra di Elisabetta Rogai che si inaugura sabato prossimo a Ca’ Sagredo a Venezia, dal titolo “Due Leoni per due Repubbliche“, dove la celebre artista dell’enoarte omaggia le due città e i loro animali simbolo, con uno sguardo al futuro e alla conservazione di queste straordinarie città, patrimonio Unesco.

Olga Mugnaini