Eva
Desiderio
I colori di Boboli, i leoni delle antiche porte di Firenze, il Duomo, gli archi dei cortili dei palazzi, la profondità del mare e le sue meraviglie. E poi i prodotti dell’orto, le zucchine coi loro fiori rigogliosi e i frutti di primavera. È questo il mondo che Larissa Castellano Pucci disegna per i suoi foulard, anzi come li chiama lei quando misurano 90x90 i suoi “Foulara”, simpatica crasi tra nome e oggetto di moda inventato da lei con ironia. Questa bellissima ragazza di 24 anni, laureata in America alla Cornell University Information Science and Fine Arts, nata a Firenze, un intenso periodo di studio e lavoro anche a Londra, vissuta nella nostra città con mamma Laudomia Pucci e papà Alessandro Castellano, col fratello Tancredi e la sorella Zenaide, si sta affacciando al mondo del fashion con educazione e assoluta discrezione, doti necessarie se si è la nipote del grandissimo Emilio Pucci, l’immenso Marchese della Moda scomparso nel 1992. Quando le racconti di nonno Emilio gli occhi di Larissa si illuminano di una luce speciale, felice nel sentire i racconti della grandezza di un creativo indimenticabile. L’ho incontrata mentre allestiva il suo piccolo tavolo per la mostra a Palazzo Niccolini al Duomo, sola e serena, mentre aggiustava appunto i suoi Foulara, le sue Tagliatelle (strisce di seta stampata di 140 centimetri da girare ai polsi, al collo, sui capelli, sulle borsette), e le Bandane (da 55x55), felice di mostrare la sua giovane creatività. Lara, come tutti la chiamano in famiglia e anche la nonna la marchesa Cristina Pucci, ha disegnato anche una collezione battezzata “Maledetti toscani”. Fa produrre le sue linee, che disegna usando l’I-Pad, a Como da un piccolo fornitore grande artigiano che sarebbe molto piaciuto a nonno Emilio. Prima di questa sua linea in sete coloratissime ha lavorato da Dior, da Vuitton e da Pucci, con attenzione agli interni preziosi delle giacche. Come segno distintivo del suo brand (laralcp.com) un piccolo biglietto, come un post-it giallo che fa un po’ da etichetta e un po’ piccolo vezzo. Auguri Larissa, che la Moda sia con te!