REDAZIONE FIRENZE

Le vittime del Body Care: "In lista nera del credito dopo essere state truffate"

A causa dei finanziamenti accesi presso il centro estetico fallito oggi sono state inserite tra i "cattivi pagatori". La battaglia va avanti.

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Della loro esperienza al “Body Care“, più che i benifici dei massaggi e dei trattamenti di bellezza, sono rimasti i lividi di un’esperienza personale traumatica. E pure la segnalazione nell’elenco dei cattivi pagatori. Condizione che, le "vittime" del centro estetico di via Santa Caterina d’Alessandria, assieme all’avvocato Maria Tamma e alla Federconsumatori, stanno continuando a combattere. "Dopo questa storia non mi danno più un prestito: per un intervento per la mia salute ho dovuto raccogliere soldi in contanti", ci racconta una vittima. Una battaglia contro le finanziarie ’partner’ del centro estetico fallito nel 2019, poi proseguita con le società a cui esse hanno ceduto i crediti. A una ex cliente del Body Care è perfino arrivata un’ingiunzione di pagamento, atto che sarà impugnato dinanzi al giudice. "Si tratta di un inadempimento contrattuale - spiega il legale - in quanto i contratti di finanziamento andavano a braccetto con il contratto per i trattamenti. Se cade il contratto principale deve cadere anche il contratto di finanziamento ad esso agganciato". Invece c’è chi ha dovuto pagare di tasca propria o ricorrere ad ulteriori prestiti bancari per “sanare“ una situazione che le condotte della titolare del Body Care (e di altre due sottoposte rinviate a giudizio, secondo le accuse della procura) avevano aggravato. In molti casi, infatti, hanno ricostruito le indagini della guardia di finanza, e come ci confermano alcune ex clienti che abbiamo incontrato, non solo i trattamenti estetici pagati in anticipo non sono stati effettuati per la chiusura del centro, ma si sono sovrapposti finanziamenti fino a raggiungere somme monstre. "Mi sono fidata, non mi facevano vedere ciò che firmavo, ma ho scoperto che avevo due prestiti accesi. E quando ho chiesto di avere le copie di tutti miei contratti ho dovuto insistere molto per averli", ci racconta una ex cliente ancora in cerca di giustizia. "Ero cliente dal 2015 - aggiunge un’altra signora - mi ero avvicinata tramite un’offerta molto vantaggiosa con un groupon. In realtà erano modi per adescare clienti, come i loro modi ’dolci’. Io sono arrivata a finanziare trattamenti per 27mila euro".

Ma ciò che stanno passando ancora oggi tante donne che frequentavano il centro estetico, descrive le dimensioni della grande truffa perpetrata.

Nei giorni scorsi, in tribunale, L.B., 67 anni, la titolare del Body Care, ha patteggiato una pena di due anni e due mesi. Una soluzione che l’ha messa al riparo dal pagamento di eventuali provvisionali ma non da altre cause nei procedimenti civili che, a giudicare dal numero delle persone offese e dalla loro rabbia, non tarderanno ad arrivare. Ma c’è anche chi, per la vergogna o l’imbarazzo, ha rinunciato a far valere i propri diritti. "Tante donne magari non avevano detto niente al marito, così hanno rinunciato alle azioni giudiziarie", aggiunge l’avvocato Tamma. Anche se, per una causa civile, c’è ancora tempo.