La tutela sanitaria al primo posto. Questa è la parola d’ordine delle società fiorentine nel campionato di Eccellenza. La salute dei giocatori e la tranquillità societaria sono più importanti dei costi per la presenza dell’ambulanza e del medico. Massima organizzazione per lo Scandicci che vanta una lunga esperienza negli anni passati in Serie D. "In tutte le partite casalinghe lo Scandicci - fa presente il segretario Alessandro Scarlatti - chiede e ottiene sempre la presenza di un’ambulanza al campo sportivo Bartolozzi. Per obbligo di legge abbiamo uno o più defibrillatori che sono a disposizione per chi gioca e per il pubblico. Inoltre c’è sempre la presenza di una o più persone con la qualifica di attestato per l’uso del defibrillatore. Dobbiamo per la presenza dell’ambulanza sostenere dei costi stipulando a inizio stagione un accordo con la Croce Rossa, senza però il medico che non è obbligatorio in Eccellenza. Facciamo a nostro carico periodici corsi per l’uso del defibrillatore che hanno la validità di due anni".
Per quanto riguarda la Rondinella Marzocco è il presidente Lorenzo Bosi a spiegare l’aspetto organizzativo: "Nelle gare casalinghe della prima squadra di Eccellenza chiediamo sempre la presenza di un’ambulanza. Un aspetto a cui teniamo molto per la sicurezza dei giocatori e tutti noi. Massima attenzione anche alle altre categorie giovanili che vedono spesso la presenza di un medico che segue le squadre". Aspetto molto simile per l’Audax Rufina: "Tutte le domeniche con gare di Eccellenza che si giocano allo stadio Bresci - precisa il dg Massimo Innocenti - c’è la presenza all’interno della struttura sportiva della Misericordia di Rufina con quasi sempre anche il medico a bordo. E anche massima attenzione ai defibrillatori. Pure lo stadio di Pontassieve, che milita nel nostro girone, è sempre attrezzato con l’ambulanza".
A Borgo San Lorenzo la Fortis Juventus invece spiega: "Facciamo a inizio stagione - afferma il dirigente Luciano Sgai - un accordo per avere la presenza di un’ambulanza. Come è logico questi servizi vanno pagati, ma li riteniamo di prima necessità". Sulla stessa falsariga è la Lastrigiana con il segretario Alessandro Ambrosino che tiene a precisare l’impegno del club e del presidente Vignolini su questo aspetto sanitario e la presenza di ambulanza e spesso del medico.
Un altro aspetto fondamentale è precisato dal presidente della Sales, Maurizio Razzi: "Oltre a medico e ambulanza, e al defibrillatore, bisogna stare attentissimi alle date di scadenza del certificato medico agonistico che attesti l’idoneità sportiva di ogni tesserato. C’è poi una eventuale differenziazione fra certificato agonistico e non agonistico in base all’età dell’atleta. Le famiglie devono essere sensibilizzate su questo tema. Nel calcio giovanile non c’è obbligatorietà della presenza di un medico o ambulanza per giocare le partite e a maggior ragione serve ed è fondamentale un defibrillatore perfettamente a norma, funzionante e revisionato ogni anno. Insieme alla formazione di un numero di dirigenti adeguato che sia presente ad ogni evento sportivo che si svolge sul proprio impianto durante ogni allenamento o partita".
Francesco Querusti