L’eccidio del Padule di Fucecchio. Volevano uccidere i partigiani. Fecero saltare in aria i bambini

L’esercito tedesco li cercava nella zona tra Pistoia e Firenze, ma c’erano solo gli sfollati. La terribile storia di Maria Malucchi, la vittima più piccola: aveva quattro mesi.

L’eccidio del Padule di Fucecchio. Volevano uccidere i partigiani. Fecero saltare in aria i bambini

L’esercito tedesco li cercava nella zona tra Pistoia e Firenze, ma c’erano solo gli sfollati. La terribile storia di Maria Malucchi, la vittima più piccola: aveva quattro mesi.

Fu una delle stragi più terribili della Seconda guerra mondiale. Ottant’anni fa, il 23 agosto 1944, l’esercito nazista trucidò indiscriminatamente 174 persone, inclusi neonati, bambini e anziani, all’interno del Padule di Fucecchio, fra Pistoia e Firenze. In Padule era stimata una presenza di 200-300 partigiani; in realtà gli elementi accertati erano trenta. Nell’estate del 1944, infatti, la zona ospitava sfollati, molti erano semplici contadini, in fuga verso una zona più al riparo dai continui rastrellamenti tedeschi. Tra loro c’erano Maria Faustina Arinci, consciuta come Carmela, 92 anni, sorda e cieca, fatta esplodere con una bomba a mano infilata in una tasca del grembiule, e Maria Malucchi, la più piccola vittima dell’eccidio, ammazzata all’età di 4 mesi. Si contarono 174 morti, 20 dei quali bambini: Monsummano Terme (frazione di Cintolese), Larciano (Castelmartini), Ponte Buggianese, Cerreto Guidi (frazione di Stabbia) e Fucecchio (Querce e Massarella). L’eccidio tra l’alba e l’ora di pranzo, con fucilazioni a tappeto. L’ordine di uccidere fu impartito dal generale della Wehrmacht Peter Eduard Crasemann; a condurre le operazioni il maggiore Josef Strauch. "A 80 anni di distanza la memoria di quelle vittime è più viva che mai". Sono le parole del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha partecipato a vrie cerimonie.