"La mobilitazione continua perché non c’è salvezza fuori dalla mobilitazione. E perché ci sono trent’anni di attacchi al mondo del lavoro da cancellare".
E’ quanto dicono dal Collettivo di Fabbrica - Lavoratori Gkn dopo aver appreso che il tribunale di Firenze, ieri mattina, ha dato ragione alla Fiom in merito al ricorso per condotta antisindacale dell’azienda. "Il presidio permanente va avanti, ancora più determinato" dice Dario Salvetti, delegato Rsu di Gkn, ammettendo di essere contento per la sentenza ma che " il primo pensiero è per i lavoratori delle altre vertenze aperte".
"Le prossime iniziative? Sicuramente (oggi, ndr) saremo al fianco dei lavoratori del Cartonificio Fiorentino di Sesto per dare la nostra più totale solidarietà" spiega Matteo Moretti, altro delegato Rsu. "Ma ci sarà da affrontare un autunno caldo: le scuole e l’università sono ricominciate, tante vertenze sono aperte, a breve arriveranno altri licenziamenti vista la fine del blocco" ricorda Salvetti. Alla luce della sentenza, un obiettivo resta immutato, anzi si rafforza. "Ora il governo deve decretare d’urgenza la nostra legge contro le delocalizzazioni. Finora non ha fatto niente. Se è arrivata questa sentenza il merito è della lotta dei lavoratori e del sindacato" sottolinea Moretti.
E aggiunge: "Siamo 1-1, come se il Lebowski avesse pareggiato contro il Barcellona al 90’", riferendosi a quello che la proprietà potrebbe fare, ovvero continuare sulla sua strada come poi conferma in una nota. "Proprio tenendo conto di quanto stabilito dal Tribunale, la società tiene a precisare che la decisione di chiusura non è stata intaccata, proseguendo lo stato di liquidazione in atto, e che il confronto sindacale potrà avvenire nell’ambito delle procedure legali da questi invocate in giudizio sulle quali il Tribunale si è pronunciato".
La proprietà, che impugnerà la sentenza, si dice disponibile al confronto con le parti sociali. "Se l’azienda ci chiama per un confronto noi siamo disponibili" dichiara Salvetti. E aggiunge: "Stiamo imparando tante cose in questa lotta. Iniziamo anche a masticare qualcosa di finanza. E quindi, fossimo un azionista PLC Melrose inizieremmo a pensare che i nostri soldi non sono proprio in buone mani" in riferimento al titolo andato a picco in Borsa nella giornata di ieri.
La Rsu, poi, ha fatto un esposto alla procura di Firenze perché "ci sono in giro semiassi ‘tracciati’ da Campi ma forse prodotti altrove, visto che le etichette riportano delle anomalie. Forse c’è è solo un errore. Oppure una clamorosa forzatura per delocalizzare silenziosamente?".