CARLO CASINI
Cronaca

Legnaia e Ponte a Greve. Assemblea infuocata: "Basta ragazzi violenti"

Confronto acceso al circolo tra cittadini e istituzioni

Confronto acceso al circolo tra cittadini e istituzioni

Confronto acceso al circolo tra cittadini e istituzioni

Tensioni lunedì sera alla casa del popolo di San Quirico per il convegno organizzato dal circolo Pd di Legnaia, San Quirico e Ponte a Greve ‘Diritto alla sicurezza e integrazione: per una comunità inclusiva’. All’ingresso un presidio di una trentina di membri del Comitato Quartiere 4 ad attendere l’assessore alla sicurezza Andrea Giorgio. "Siamo qui per ricordargli che ha dei doveri nei confronti della cittadinanza, che in questo quartiere ci sono dei problemi per la sicurezza – spiega il presidente del comitato Alessandro Biggio –. La nostra presenza è per far capire che siamo attenti e che vogliamo che qualcosa sia fatto; poi saranno loro a farlo, noi li chiamiamo a risolvere. Dopo la manifestazione abbiamo visto un po’ di pattugliamento nel quartiere, lo riconosciamo, ma non basta".

L’evento del Pd è proprio per riflettere sul tema, spiega il segretario della locale sezione Francesco Cicculli: "La nostra volontà è quella di aprire a degli interventi tecnici che ci possano dare una visione con la consapevolezza delle diverse sensibilità. Come Pd non ci nascondiamo rispetto a questi temi".

Giorgio si intrattiene un quarto d’ora a confrontarsi con i manifestanti: "Ci facciamo portavoce di ciò che chiedono i cittadini, ma la sicurezza è una questione che viene governata dalla Prefettura insieme alla Questura – afferma l’assessore – All’ultimo Cosp abbiamo chiesto un focus sul quartiere, in particolare su via Canova e ci sono state varie denunce".

"Abbiamo chiesto a Roma una maggiore presenza delle forze d’ordine e ci hanno promesso di mandarne, noi abbiamo assunto cento agenti tre mesi fa e cento li assumiamo ora", ma puntualizza l’assessore, "la Municipale non ha né indennità né formazione di forza di pubblica sicurezza".

Il convegno inizia; Giorgio li invita a partecipare. Modera la consigliera comunale Alessandra Innocenti e apre le danze il sindaco di Livorno Luca Salvetti. Poi intervento di Giorgio, ma i toni si scaldano al successivo di un referente della Cooperativa che gestisce il Centro minori di via Baccio, bomba sociale nel rione. "Sono stato aggredito da quei ragazzini con i coltelli alla Casa del popolo di Ponte a Greve", urla un uomo dal pubblico. "Mio figlio di 17 anni è stato rapinato da loro", grida una mamma in lacrime. "I problemi loro poverini dobbiamo capirli, ma quelli nostri?", rincara un’altra donna. Intervento dell’avvocato Filippo Berti e poi il momento delle domande. Biggio pone una domanda a Giorgio, ma scoppia una gazzarra in aula:

"Siamo stati allontanati dalla sala" afferma poi Biggio, dichiarandosi deluso "per le offese ricevute, mi sarei aspettato un confronto pacifico e democratico".

"Le opinioni e le esperienze condivise sono contributi importanti per costruire una comunità coesa e protetta – tende la mano però Cicculli – Quel che emerge è che, nonostante le divergenze, l’obiettivo resta unico: lavorare insieme per un ambiente sicuro e inclusivo, in cui ogni persona si senta rispettata".

Carlo Casini