
Legnaia, il consorzio cambia look. Nuove serre, aree verdi e giochi
Legnaia cresce. La proprietà che ha acquisito l’area dal fallimento dell’ex cooperativa sta portando avanti il progetto di miglioramento delle strutture, spingendo sulla qualità e la sostenibilità ambientale dei nuovi edificati. Approfittando dell’estate, è stata smantellata completamente l’area delle serre.
Sarà ricostruita in maniera completamente innovativa ed ecosostenibile, le nuove serre saranno autosufficienti dal punto di vista dell’energia e dell’irrigazione, con largo uso di vetro al posto del policarbonato e delle plastiche delle vecchie.
Il progetto, seguito direttamente dall’Ad di Legnaia, Fabio Rappo e dal suo staff di Legnaia, è completato da un edificio per funzioni connesse all’agricoltura, due aree giochi con pavimentazione antitrauma drenante e la sistemazione del laghetto a scopo irriguo in modo da creare all’ingresso di Legnaia, uno spazio verde capace di migliorare lo skyline di via Baccio da Montelupo, che sul lato opposto ha palazzoni multipiano costruiti negli anni ’70.
La cooperativa di Legnaia, simbolo della cooperazione ‘bianca’ dal 1909, ha chiuso i battenti nel 2019. Da allora è subentrato un gruppo composto dalle aziende Viridea (Milano), Mati (Pistoia), Flora Toscana (Pescia). Il percorso di recupero è ovviamente stato reso più difficile dalla pandemia.
Nella prima fase si è badato a ripartire. Ripartendo dai ruoli organizzativi, poi andando avanti con la ricomposizione e l’arricchimento della filiera alimentare a chilometro zero. Lo scorso anno i lavori hanno riguardato i gruppi frigo, e l’adeguamento delle strutture del vecchio capannone con la realizzazione di un impianto fotovoltaico installato sul tetto del capannone principale di via di Sollicciano. Il nuovo passo è stato appunto mettere mano al comparto delle serre, con la demolizione delle attuali e la ricostruzione con strutture innovative.
Nel progetto è previsto alla fine di tutta questa ristrutturazione c’è anche la previsione di un ristorante, sistemato tra via Baccio da Montelupo e il capannone principale. La particolarità di Legnaia, sia quella del passato, che quella del presente, è da sempre il legame con gli agricoltori del territorio. La piana tra Firenze e Scandicci è sempre stata considerata il granaio (e anche l’orto e il frutteto) dell’intera provincia. E sono ancora molti i coltivatori che portano i loro prodotti in via di Sollicciano.
Fabrizio Morviducci