Nella sua cantina erano conservati vini anche del 1800. E d’altronde dal 1936 l’Enoteca Mondovino, a Firenze e in Oltrarno, era davvero un’istituzione. Da sempre in via Sant’Agostino, quell’attività inserita nell’elenco degli esercizi storici fiorentini, da qualche settimana ha chiuso per sempre e al suo interno stanno eseguendo dei lavori di ristrutturazione che la trasformeranno in un ristorante (verrà utilizzata dall’osteria Sant’Agostino per ampliare il locale, sempre pieno di clienti). Oltre ai prodotti toscani e italiani, l’ex Enoteca aveva anche vini francesi pregiati, brandy e cognac d’annata, olio extravergine d’oliva rigirosamente chiantigiano, oltre a una serie di antichissimi orci che ornavano la parte riservata alla degustazione. Dopo la morte di Rinaldo Pucci, classe 1927 e anima di Mondovino, il figlio Giuseppe ha deciso di non proseguire l’attività, che ha dato da vivere a quattro generazioni. Le migliaia di bottiglie in esposizione sono state tutte vendute nel giro di pochi giorni, ma vedere quelle vetrine polverose e coperte ci dà tanta tristezza. Anche perché Mondovino è sempre stata parte integrante di tutte le iniziative che abbiamo svolto nel rione, fino anche alla Rificolona", dicono i residenti di via Sant’Agostino che, ormai da tempo, assistono a una sorta di "involuzione" della loro strada: sempre meno attività di vicinato e sempre più locali che offrono da mangiare, siano essi etnici o italiani.
A.P.