MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

L’Ente nazionale sordi in piazza: “Chiediamo al governo tutele per i nostri diritti”

L’Ens in piazza: “Eliminare ogni ostacolo all’accessibilità, assicurando opportunità lavorative concrete e pari dignità”

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Lingua dei segni italiana (Foto di repertorio)

Dopo anni di battaglie per vedere riconosciuta la Lis (lingua dei segni italiana), la comunità di persone sorde torna in piazza per fare valere i propri diritti. L’appuntamento è il 27 novembre a Roma, in piazza dei Santi Apostoli, alle ore 10. L’Ente Nazionale Sordi (ENS) invita tutta la cittadinanza a unirsi alla grande manifestazione, che ha l’obiettivo di per chiedere con forza al governo di ascoltare le istanze della comunità sorda italiana.

“Chiediamo al governo di ascoltarci, questa volta non potrà ignorare il rumore che faremo" fa sapere l’Ens, che parla di una mobilitazione “necessaria per ottenere finalmente un riconoscimento concreto e pieno dei diritti e delle opportunità per le persone sorde”.

Accanto alle misure economiche richieste da tempo, come l’aumento dell’indennità di comunicazione, che rappresenta uno strumento indispensabile per garantire l’accesso ai servizi essenziali: “Chiediamo interventi legislativi mirati a garantire il pieno riconoscimento dei diritti delle persone sorde in ogni ambito della vita sociale. È fondamentale che il governo si impegni a eliminare ogni ostacolo all’accessibilità, assicurando opportunità lavorative concrete e pari dignità. La sordità non deve più essere una barriera che impedisce la piena partecipazione alla vita professionale e sociale: il rispetto delle normative sul collocamento mirato e l’implementazione di strumenti che favoriscano l’inclusione devono diventare una priorità assoluta.

Il riconoscimento delle specificità della sordità passa anche attraverso misure come lo scivolo pensionistico: “Necessario – fa sapere l’Ens –  per alleviare le difficoltà legate a una disabilità che rende il lavoro particolarmente usurante. Ma, soprattutto, chiediamo un cambiamento culturale e istituzionale che assicuri alle persone sorde la possibilità di vivere e lavorare con pari diritti e opportunità rispetto a chiunque altro”.

L’Ens, al fianco della comunità sorda, sottolinea come, pur essendo una disabilità invisibile, la sordità abbia un impatto profondo sulla vita delle persone: limita la comunicazione, l’accesso ai servizi, la partecipazione sociale e lavorativa. “Invitiamo tutte e tutti a partecipare a questa giornata di mobilitazione – aggiungono gli organizzatori – . È il momento di unirci e far capire che l’inclusione e i diritti delle persone sorde non possono più essere ignorati.

“L’Ens di Firenze partecipa alla manifestazione nazionale di mobilitazione per reclamare due diritti principali: essere ascoltati dalle istituzioni che ci rappresentano e rivendicare i diritti fondamentali delle persone sorde, diritti calpestati da tanti anni –  dichiara il presidente dell'Ens Firenze, Roberto Petrone –  Siamo stanchi di essere considerati dallo Stato solo per i doveri ed essere dimenticati per i diritti umani di cui invece beneficiano tutti i cittadini italiani. Ci auguriamo di ottenere garantiti e rispettati i nostri diritti in considerazione della Convenzione Onu delle persone con disabilità, già ratificato dal governo Italiano da tanti anni, ma non attuato pienamente e completamente”.

Maurizio Costanzo