PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Leonardo, dipendenti in rivolta

Hanno scioperato – e protestato – sfilando in corteo intorno allo stabilimento. Partendo dall’ingresso di via delle Officine Galileo. Sono...

Hanno scioperato – e protestato – sfilando in corteo intorno allo stabilimento. Partendo dall’ingresso di via delle Officine Galileo. Sono i lavoratori della Leonardo, che ieri hanno incrociato le braccia con Fim-Fiom-Uilm per il rinnovo del contratto nazionale. Due gli striscioni ad aprire il presidio, durato circa un paio d’ore: quello della Rsu e quello con la scritta "Vogliamo il rinnovo del CCNL".

"Federmeccanica – ci ha spiegato Angela Torchi, Rsu Fiom Leonardo – ha presentato una ‘contropiattaforma’ rispetto a quella, ‘rivendicativa’ presentata invece in precedenza dalle organizzazioni sindacali e votata da oltre il 98% dei metalmeccanici di tutta Italia. E che chiedeva, fra le altre cose, un salario adeguato e il rispetto dei diritti e della tutela dei lavoratori".

Le trattative per il rinnovo del contratto Federmeccanica/Assistal si erano interrotte lo scorso dicembre, quando c’era già stato uno sciopero di otto ore: da lì la decisione dei delegati Fim-Fiom-Uilm delle più grandi aziende del settore Aerospazio-Difesa-Sicurezza (Leonardo, Mbda, Ge Avio, Thales Alenia Space e Telespazio) che hanno voluto rafforzare la mobilitazione nazionale.

Per rivendicare un rinnovo contrattuale che i metalmeccanici "reputano doveroso – hanno spiegato i sindacati –, sia per recuperare potere d’acquisto nei salari, sia per incrementare appunto diritti e tutele. E anche per chiedere che la trattativa possa riprendere al più presto". Diritti "anche di coloro che sono in appalto – ha aggiunto Torchi – e che di conseguenza non sono salvaguardati al pari degli altri. Siamo soddisfatti dell’adesione allo sciopero, ma lo siamo soprattutto per un altro aspetto, ovvero che chi ha partecipato allo sciopero, lo ha fatto per tutti, nessuno escluso".

Pier Francesco Nesti