BARBARA BERTI
Cronaca

Leonardo, le sfide nello spazio. L’azienda si allarga ancora. Parmitano ospite speciale

Visita dell’astronauta a Campi: "Colpito dall’impegno e dalla dedizione di chi lavora qui". Nuova area di mille metri quadrati per ospitare la camera per il simulatore spaziale. .

Visita dell’astronauta a Campi: "Colpito dall’impegno e dalla dedizione di chi lavora qui". Nuova area di mille metri quadrati per ospitare la camera per il simulatore spaziale. .

Visita dell’astronauta a Campi: "Colpito dall’impegno e dalla dedizione di chi lavora qui". Nuova area di mille metri quadrati per ospitare la camera per il simulatore spaziale. .

"Ciò che è pensabile è fattibile: l’esplorazione spaziale è un concetto aperto, già andare fuori dall’atmosfera è stato un passaggio esplorativo. In questo momento c’è una fortissima spinta per andare sulla Luna, poi ci sarà altro. L’impresa che sogno? La prossima...". Così l’astronauta italiano dell’Agenzia spaziale europea (Esa), Luca Parmitano, che ieri ha fatto visita alla Leonardo di Campi Bisenzio, 51mila metri quadrati e oltre mille addetti, un’eccellenza mondiale nei settori spazio ed elettronica. Ad accoglierlo Massimo Claudio Comparini, managing director della divisione Spazio dell’azienda.

Durante il tour dello stabilimento, Parmitano ha visitato i laboratori dove nascono meraviglie tecnologiche per lo spazio come potenti sensori ottici in grado di scrutare, come veri ’occhi’, la Terra e l’universo. Tecnologie all’avanguardia, utilizzabili in diversi ambiti a tutela della sostenibilità e della sicurezza del nostro pianeta, dalla lotta ai cambiamenti climatici al monitoraggio ambientale, dalla gestione degli incendi e dell’inquinamento alla protezione civile in caso di calamità naturali. Fino alle missioni di esplorazione e scienza del sistema solare e dell’universo. Un vero viaggio tra stelle e innovazione, nel corso del quale l’astronauta ha potuto ammirare come vengono sviluppati gli strumenti iperspettrali per la costellazione di osservazione della Terra Iride, progettati da Leonardo sull’esperienza maturata con la missione Prisma che vanta il sensore operativo più potente al mondo, capace di studiare la composizione chimico-fisica degli elementi osservati. "Per il programma Iride stiamo concependo cinque sensori iper-spettrali, più telescopi, mentre Thales Alenia Space costruirà 12 radar per la costellazione" spiega Comparini.

Altro fiore all’occhiello: il ’fulminometro’, capace di rilevare fulmini nell’atmosfera terrestre da oltre 36.000 chilometri di distanza, fino agli strumenti che, a bordo della missione Juice, sono in viaggio verso Giove per studiare il pianeta e le sue lune. Un momento particolarmente significativo è stata la visita alle camere bianche dedicate ai sensori di assetto, le ’bussole dello spazio’ che permettono a sonde e satelliti di orientarsi nel Cosmo.

Parmitano ha avuto anche modo di osservare da vicino la nuova area – circa mille metri quadri – dove si sta realizzando la camera bianca (camera termovuoto) all’interno della quale ci sarà un simulatore spaziale di nuova generazione, in grado di riprodurre perfettamente le condizioni ambientali tipiche dello spazio. "Fondamentali sono i test a terra. In Italia di queste camere ce ne sono solo due. E una è la nostra" aggiunge Comparini. Oltre ad ingrandire il sito produttivo, Leonardo sta crescendo anche sotto l’aspetto della qualità tanto che a breve offrirà nuovi spazi e infrastrutture dedicate agli studenti del percorso post-diploma Its per periti tecnici-industriali con una docenza mista, ovvero professori universitari e personale aziendale. "Ho chiesto qual è il tipo di impegno che hanno con le università e le scuole. Mi hanno parlato di questo progetto. Credo che a livello di filiera in Italia possiamo essere molto contenti delle prospettive: le nostre scuole tecniche sono molto avanzate, gli studenti possono venire in luoghi come questi per specializzarsi. Le università italiane sono tra le prime al mondo nel settore. Con la filiera italiana, che parte dagli studenti, le scuole, le università, sostenuta da un sistema Paese con Agenzia spaziale, Forze armate e imprese, siamo uno dei pochi Paesi al mondo che ha un sistema politico che supporta l’industria aerospaziale".

La visita di ’Astro Luca’ a Campi ha rappresentato, dunque, una vetrina importante per Leonardo e per l’Italia intera, sottolineando il ruolo cruciale del nostro Paese nella ricerca e nello sviluppo di tecnologie per l’osservazione della Terra e l’esplorazione dello Spazio. "C’è l’opportunità per l’Italia di crescere nella propria leadership. Ho avuto modo di parlarne con il ministro Crosetto: credo ci sia la volontà dell’Italia di essere trainante per il sistema Paese e per l’Europa" le parole di Parmitano, colpito soprattutto dal "livello di qualità, di impegno e di intensità di coloro che lavorano qui: il desiderio di far bene è comune a tutti".