Firenze, 4 gennaio 2025 – Il 2025 si apre con una bella notizia: un bambino di otto anni, che era scomparso in un parco abitato da leoni feroci ed elefanti, è stato trovato vivo dopo essere sopravvissuto per cinque giorni. Il fatto è avvenuto nel nord dello Zimbabwe. Il calvario è iniziato quando il ragazzino, Tinotenda Pudu, si era perso a 23 km da casa nel "pericoloso" Matusadona Game Park. Il bambino, come è stato riferito, ha trascorso cinque giorni dormendo su uno sperone di roccia in mezzo a leoni ruggenti, elefanti e mangiando frutti selvatici. Il parco giochi di Matusadona conta circa 40 leoni e per un periodo ha avuto una delle più alte densità di popolazione di questi animali in Africa. Il bambino ha usato la sua conoscenza della natura selvaggia e le sue abilità di sopravvivenza per rimanere in vita. Tinotenda è sopravvissuto mangiando frutti selvatici, ha scavato piccoli pozzi nei letti asciutti dei fiumi con un bastone per procurarsi acqua potabile, un'abilità che viene insegnata in questa zona soggetta a siccità. I membri della comunità locale di Nyaminyami avevano organizzato anche una squadra di ricerca, e hanno suonato tamburi ogni giorno per riuscire a riportarlo a casa. Alla fine sono state le guardie forestali a recuperare il bambino, al suo quinto giorno nella natura selvaggia: Tinotenda ha sentito l'auto di una guardia e le è corso incontro mancandola di poco, ha detto il parlamentare. Fortunatamente, le guardie forestali sono tornate indietro e hanno individuato "piccole impronte umane fresche", hanno quindi setacciato la zona finché non lo hanno ritrovato. Questa era probabilmente la sua ultima possibilità di essere salvato dopo 5 giorni nella natura selvaggia. Il parco ha una superficie di oltre 1.470 km quadrati e ospita zebre, elefanti, ippopotami, leoni e antilopi. Sui social media, gli utenti hanno celebrato la forza e l'istinto di sopravvivenza del bambino: "Avrà una storia incredibile da raccontare quando tornerà a scuola".
La storia del bimbo sopravvissuto in un branco di leoni feroci, ricorda quanto avvenuto a Firenze alla fine del 1200. Secondo la tradizione, i fiorentini, per rivendicare la loro indipendenza, portarono in Piazza San Giovanni un leone vero. Un animale feroce che viveva chiuso in gabbia, fino al giorno in cui, per sbaglio, riuscì a liberarsi. Prese ad andare in giro per la città, seminando il panico ovunque. Ad un certo punto afferrò un bambino, ma non lo sbranò, anzi lo riconsegnò alla madre senza un graffio. Non solo: si calmò e si fece anche ricondurre in gabbia. Da quel giorno questo animale venne assunto come protettore di Firenze, e non a caso i Medici lo adottarono come emblema di potenza. Ne è un esempio il famoso Marzocco, il poderoso leone che sostiene lo scudo sul quale è inciso il giglio, eletto tra i simboli della città. Come mai si chiama Marzocco? Deriverebbe dal latino ‘Martocus’ che può essere tradotto come ‘piccolo Marte’. Infatti originariamente Firenze – come riporta anche Dante nella Divina Commedia – era una città dedicata al Dio romano della guerra Marte. Infatti una statua che raffigurava Marte era posizionata su Ponte Vecchio. La statua, vecchia di secoli, e più volte caduta in Arno, ripescata e riposizionata, era talmente erosa che per la sua fisionomia avrebbe abbozzato la raffigurazione di un leone. Durante l’alluvione del 1333 la statua scomparve in Arno e non fu mai più ritrovata. Il leone venne scelto dalla Repubblica fiorentina per evidenziare la sua potenza politica: il leone era l’unico in grado di primeggiare e uccidere l’aquila, che allora era simbolo imperiale e anche di Pisa. Ma non solo sull'arengario del palazzo campeggia il celebre Marzocco di Donatello, oggi rappresentato da una replica, ma anche in cima alla Torre di Palazzo Vecchio svetta un leone dorato che scruta la città. Simboli potenti e maestosi, i leoni sono ovunque nel cuore di Firenze: ornano i portali d’ingresso, si trovano nelle sale del museo e popolano anche l’adiacente Loggia della Signoria. Ma perché questo animale è così centrale nella storia e nell’iconografia fiorentina? Questa è la domanda a cui i bambini, accompagnati dalle loro famiglie, troveranno risposta durante l’attività, dedicata alle famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni e alle classi delle scuole dell’infanzia e primarie. I Musei Civici Fiorentini e Fondazione MUS.E hanno infatti realizzato al Museo di Palazzo Vecchio, insieme ad AnimaGo Studio, “Marzocco. Il Leone di Firenze”. Un percorso che unisce storia e immaginazione, alla scoperta del simbolo per eccellenza della città di Firenze: il leone. L’attività si svolge di domenica, anche domani 5 gennaio. La prenotazione è obbligatoria: [email protected] 055-2768224.