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Leopolda, appartamenti addio. Palazzo Vecchio pensa all’esproprio: "Un parco sul terreno abbandonato"

Con il fallimento dell’impresa, in piazza Bonsanti non verranno più costruite le 35 case per le forze dell’ordine. I residenti e i comitati del quartiere denunciano occupazioni abusive e la presenza di topi e immondizia.

L’area in stato di abbandono tra via Michelucci e via Bausi che verrà espropriata per farne un parco

L’area in stato di abbandono tra via Michelucci e via Bausi che verrà espropriata per farne un parco

di Antonio Passanese

FIRENZE

Addio ai 35 appartamenti per le forze dell’ordine che sarebbero dovuti essere edificati in piazza Bonasanti, nel quartiere Leopolda. Un progetto, questo, inserito a suo tempo anche nel nuovo Piano Operativo, e che aveva come obiettivo, tra le altre cose, la riqualificazione dell’area, con "alberi, piante, elementi di arredo e attrezzature ludiche". Purtroppo su quel grande appezzamento di verde incolto, transennato e off limits da anni, non verrà costruito più nulla perché l’impresa proprietaria del terreno è fallita, lasciandolo nel più totale abbandono. Tanto che oggi i residenti della zona denunciano occupazioni abusive e la presenza di topi e di immondizia.

A sollevare il problema è stato il capogruppo di Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi, che, nelle scorse settimane, ha presentato una interrogazione alla vice sindaca e assessora al Verde Paola Galgani per capire quale sarà il futuro di piazza Bonsanti alla luce di queste ultime notizie. E la novità, di assoluto rilievo, è che Palazzo Vecchio, "al fine di risolvere le problematiche legate all’abbandono dell’area, reperiti gli idonei stanziamenti, avvierà le procedure di esproprio (cosa del tutto eccezionale, dato che da decenni non si utilizza uno strumento così forte, ndr) ". E al posto dell’ennesimo casermone e di una nuova cementificazione, nascerà un parco, un nuovo polmone verde a disposizione dei tanti abitanti della zona. Naturalmente, per procedere alla confisca, il progetto che interessa il quadrante tra via Michelucci e via Bausi dovrà essere depennato dal futuro regolamento urbanistico, cosa che l’amministrazione farà nelle prossime settimane.

Galgani, inoltre, nella risposta indirizzata a Palagi, fa sapere che attualmente l’interlocuzione avviene con il curatore fallimentare dell’impresa fallita e che dal 2023 a oggi ci sono stati numerosi contatti con Asl, Direzione Ambiente, polizia municipale proprio per decidere come intervenire su quel terreno lasciato in pessimo stato. L’idea di trasformarlo in un grande giardino, provvisto anche di giochi per i tanti bambini del quartiere Leopolda, viene sì avanzata dall’esponente di Spc ma anche dalla popolazione residente "che da tempo lamenta l’assenza di servizi e aree verdi".

Ora però bisognerà capire quanto dovrà sborsare il Comune per procedere all’esproprio (una stima ancora non c’è) anche alla luce del fatto che dopo il fallimento della ditta, la proprietà dei fantomatici 35 appartamenti sarebbe stata acquistata da altri privati "senza alcun confronto con gli inquilini degli stessi, che pure avrebbero manifestato interesse per la prelazione".