
Le leggi razziali, il dramma della Seconda Guerra Mondiale, la fuga a Cortona, l’entusiasmo della ricostruzione. La storia di Giacomo De Benedetti è un viaggio nel cuore del Novecento, un percorso critico ed intellettuale vissuto "con il passo dell’illusione e la generosità della speranza": alla sua biografia - e a quella dell’inseparabile compagna Renata - è dedicato l’ultimo libro di Anna Folli, "La casa delle finestre sempre accese. Una storia del 900’" (Neri Pozza), che sarà presentato oggi (ore 18) in streaming nell’ambito di "Mappe", il programma di incontri sulle novità editoriali di questa stagione. L’iniziativa, disponibile sui canali social de La Nazione - media partner del progetto - e del festival @ereditàdelledonne, è un’anteprima della rassegna diretta da Serena Dandini, che si terrà in città dal 23 al 25 ottobre con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio, Gucci e Comune di Firenze. Il dibattito, moderato dalla giornalista Irene Soave, vede la partecipazione dell’autrice, già nota per la pubblicazione del volume "MoranteMoravia. Storia di un amore" (2018), e da anni direttrice di riviste di settore, festival e programmi radiofonici. Anna Dolli ricostruisce la vita di Giacomo e Renata De Benedetti, dal primo incontro, avvenuto nell’inverno del 1919 al Teatro Regio di Torino, alle giornate trascorse nell’appartamento in compagnia di alcuni dei più importanti intellettuali dell’epoca, come Piero Gobetti, Eugenio Montale, Mario Soldati e Umberto Saba. E poi il matrimonio, il trasferimento nella Capitale, la grande opera di critico e divulgatore dell’opera di Marcel Proust, fino alle leggi razziali e alla guerra, che costrinsero lui – figlio di una famiglia ebrea – e la moglie alla clandestinità. E La qualità del suo lavoro verrà apprezzata solo dagli anni Settanta, in seguito alla pubblicazione postuma delle sue opere.
Giulio Aronica