L’esercito dei genitori single : "Crescere da soli i bambini è dura. Ma ora i social possono aiutare"

Giuditta, fondatrice di GenGle, piattaforma che sostiene le famiglie monogenitoriali

L’esercito dei genitori single : "Crescere da soli i bambini è dura. Ma ora i social possono aiutare"

Giuditta Pasotto fondatrice della piattaforma ‘GenGle’ (genitori - single)

Su 25 milioni di famiglie in Italia, il 10% è monogenitoriale. L’8,2% è rappresentato da mamme single. Giuditta Pasotto è una di queste. A 34 anni si è ritrovata a dover crescere due bambini da sola e, senza perdersi d’animo, ha fondato ‘GenGle’ (genitori - single), la piattaforma online nata nel 2015 che fa incontrare genitori single con i loro figli nel mondo offline. Oggi conta più di 200 mila utenti.

"Fare la mamma single con figli piccoli, all’epoca 4 e 2 anni, non è facile. Se avessi fatto la commessa, per dire un lavoro che richiede la presenza fisica in un negozio, non me lo sarei potuto permettere. Così ho cercato e creato il mio personale smart working. GenGle nasce proprio dalla volontà di gestire gli imprevisti" sottolinea Pasotto fondatrice Gengle, genitori single che si è recentemente fusa con Meeters che è il social network over 40. Giuditta, mamma separata era in vacanza in Puglia, a Gallipoli con i suoi due figli piccoli. Il bambino più grande voleva arrampicarsi sugli scivoli, il più piccolo aveva paura a farlo.

Giuditta, per accontentare il primo, ad ogni giro chiedeva a uno dei bagnini di dare un occhio al pargolo più piccolo. Fino a quando non ha incrociato una signora nelle sue stesse condizioni, due figli piccoli anche lei. Le due mamme single hanno fatto fronte comune, scambiandosi la cortesia di guardare i loro piccoli. A un certo punto la signora appena conosciuta, dice a Giuditta: "Certo che ci vorrebbe qualcosa che aiutasse noi genitori single nella gestione quotidiana…".

E’ proprio così che è nata Gengle, una piattaforma tramite cui i genitori single possono partecipare a tante attività, come cene al ristorante, passeggiate in città, visite ai musei o prenotare un weekend o una vacanza più lunga. Giuditta oggi ha 44 anni, un marito e tre figli e lei lo sa bene quale è uno degli ostacoli post separazione più difficili da sormontare: la gestione dei figli oltre che i problemi economici.

"Questo spaventa molto persone – racconta -, è una questione logistica, educativa etc.. bisogna mettersi d’accordo per accompagnare i figli a scuola o in palestra. E a volte la monogenitorialità si ripercuote sul lavoro".

Quello che la fondatrice di GenGle non si stanca mai di ripetere è che ci sono delle fasi e vanno accettate: "Ci sono fasi in cui si ha un bambino neonato e si è costretti a stare in "stand by", accettalo. Pensare ‘Oggi vado a lavoro e do le dimissioni perché ho avuto un figlio’ equivale a rinunciare ai valori minimi: mantenersi e realizzarsi. Pensare, invece, che può essere un periodo e poi rimettersi in gioco è la vera sfida" le sue parole.

"Essere genitori single – conclude nella sua riflessione – spesso porta all’isolamento, si hanno meno occasioni di svago e di incontro. Bisogna al contrario sforzarsi e cercare di fare parte di una comunità".

Rossella Conte