Il 23 dicembre 1984 un attentato dinamitardo colpisce, nella Grande Galleria dell’Appennino tra Firenze e Bologna, il treno rapido 904, provocando 16 morti e 267 feriti: verrà denominata la strage di Natale. Secondo le indagini della Dda di Firenze fu il primo atto della strategia della tensione di Cosa nostra che anticipò gli attentati a Roma, Firenze (Georgofili) e Milano.
L’ordigno fu caricato alla stazione di Santa Maria Novella, in una carrozza di seconda classe. Secondo le analisi balistiche c’era del Semtex, lo stesso tipo di esplosivo utilizzato dalla mafia negli attentati nel Continente piegare lo Stato alle sue richieste.