
Incontro tra la sindaca Funaro e una delegazione del gruppo Artea . L’imponente recupero è suddiviso in tre fasi e si concluderà nel 2027 .
Dopo gli interventi alle facciate, sostenuti dalla Città Metropolitana di Firenze, entro l’estate si aprirà il cantiere per i lavori di riqualificazione del complesso dell’ex monastero di Sant’Orsola nel quartiere di San Lorenzo. A occuparsi del recupero sarà la società concessionaria francese Artea, sulla base di una convenzione che regola, per i prossimi 50 anni, l’uso degli spazi dell’ex convento situato nel cuore del centro storico di Firenze. Proprio ieri e il presidente di Artea Groupe Philippe Baudry (insieme alla direttrice del Museo Sant’Orsola Morgane Lucquet-Laforgue, alla Project Manager per l’Italia Valentina Di Fiore e al progettista Carlo Bandini) ha incontrato la sindaca Sara Funaro per definire e rinsaldare la virtuosa collaborazione e, quindi, fare il punto sul l’ambizioso progetto di riqualificazione del convento del XIV secolo, costruito intorno a tre grandi cortili, con una superficie totale di circa 17.000 metri quadrati.
Entro la fine di aprile ai francesi sarà rilasciato il permesso a costruire e, quindi, entro quattro mesi (come previsto per legge) partiranno i lavori. Il gruppo guidato da Baudry fa sapere che nel mese di luglio aprirà il cantiere e l’intero recupero si concluderà nel 2027. I primi interventi guarderanno tutta l’area del museo che comunque è attivo con mostre, residenze per artisti e altre iniziative. Il 5 settembre si aprirà la terza grande mostra collettiva, ’The Rose That Grew from Concrete’ (La rosa che è cresciuta dal cemento), con la partecipazione di 13 artisti internazionali.
La seconda fase del cantiere riguarderà le altre zone a piano terra, concepito come un’estensione del quartiere e delle funzioni della città, mentre i piani superiori sono destinati ad accogliere attività di formazione e crescita professionale mentre l’autorimessa esistente è prevista a servizio sia delle attività inserite nel complesso che della collettività.
Il progetto prevede che saranno spazi pubblici i tre cortili (il Cortile dell’Orologio, il Cortile della Spezieria e il Cortile del Tabacco) e i varchi di accesso dalle quattro strade (via Guelfa, via di Sant’Orsola, via Taddea e via Guelfa). Restando a piano terra, tra le altre cose, nasceranno una biblioteca, una ludoteca e spazi destinati agli atelier artisti. La terza fase del cantiere, invece, riguarderà i piani superiori dove sono previsti la Scuola di alta formazione di livello universitario e/o parauniversitario, il Centro di formazione professionale (Cfp) e la foresteria con spazi destinati all’ospitalità dei docenti e dei partecipanti ai corsi. Al termine dell’imponente recupero non mancheranno ristoranti e caffè, botteghe di artigiani e spazi di coworking.
Barbara Berti