Firenze, 23 febbraio 2023 – “La preside ringrazia, ma non ha intenzione di aggiungere nient’altro al messaggio della comunicazione. Il messaggio era rivolto agli studenti della nostra scuola. Come dirigente scolastica vuole evitare di alimentare ancora la già grande sovraesposizione mediatica”. Dunque, basta polemiche. Questa la nuova comunicazione del liceo scientifico Leonardo Da Vinci, dopo la bufera scatenatasi per le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.
La dirigente scolastica del liceo fiorentino, Annalisa Savino, dunque, non vuole più aggiungere nient’altro rispetto a quanto comunicato nella sua circolare. “Basta polemiche e strumentalizzazioni, il messaggio era per i nostri studenti”. Questa in sintesi la nuova comunicazione del liceo.
Oggi si è scatenata la bufera perché il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, intervenuto a Mattino 5, ha dichiarato in riferimento alla circolare della preside fiorentina: “È una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla. Non compete a una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista, difendere le frontiere non ha nulla a che vedere con il nazismo o con il nazismo. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure.”
Dopo le parole del ministro si è scatenata la bufera politica. Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha così commentato: “Dopo il pestaggio di sabato mattina ci aspettavamo che il Ministro Valditara venisse qui a Firenze a parlare con gli studenti o almeno condannasse l’accaduto. Stamattina, invece, ha offeso la preside del Liceo Da Vinci che ha sollevato con rispetto un dibattito su quello che è successo. Le sue parole oltraggiose – prosegue l’intervento del sindaco – sono inaccettabili per la nostra città e per tutta la comunità scolastica. Valditara si scusi o si dimetta”.