Pier Francesco De Robertis
Cronaca

L'italiano in via di estinzione

Lettere a La Nazione - Risponde il direttore

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 7 aprile 2015 - In questi giorni ho sentito pronunciare il modello aereo “Airbus” all’inglese ovvero “Airbas”. Inoltre termini latini quali “summit, media e junior” quasi sempre pronunciati all’inglese, ovvero “sammit, midia e giunior”. Gli accademici della Crusca cosa dicono? Annalisa Esposito, via email

Gentile signora, purtroppo anche l’uso distorto della lingua, e in particolare l’adozione smodata e immotivata di parole straniere, è sintomo di un provincialismo culturale che non accenna a passare. E di cui sinceramente non avremmo motivo di soffrire, visto che siamo la patria di Dante Alighieri. Semmai dovrebbero essere gli altri a imitarci. Purtroppo la «moda» non fa altro che aumentare, e gli esempi sono innumerevoli, perché parlare con termini inglesi fa sembrare all’avanguardia, a la page, mentre se si dice «tendenza» invece di «trend» sa molto di vecchio. Adesso c’è poi il linguaggio della pubblicità, un vero e proprio slang che cannibalizza tutto, e la globalizzazione che dalle culture e alle economie si estende anche alle parole. Se poi ci mettiamo pure internet, che omologa tutto, arrivederci, tra qualche anno l’italiano lo parleremo in pochi.