REDAZIONE FIRENZE

L’ex ministro Sangiuliano in cattedra: “Donald Trump? Lo racconto io”

La presentazione del volume dell’ex ministro della Cultura a Firenze, a Poggio Imperiale

Ginevra Cerrina Feroni, Luciano Bozzo e Gennaro Sangiuliano

Ginevra Cerrina Feroni, Luciano Bozzo e Gennaro Sangiuliano

Firenze, 25 gennaio 2025 – Il suo discorso d’insediamento è stato, se possibile, ancor più duro delle sue promesse in campagna elettorale. Ma è proprio per questo che, secondo gli analisti, la vittoria di Donald Trump è stata netta. Odiato dalla caviar gauche, The Donald è diventato il paladino della middle class perché ha saputo interpretarne i bisogni: sicurezza, lavoro, l’orgoglio di appartenenza e il ritorno ai valori tradizionali della cultura a stelle strisce. Questo il fulcro del dibattito di sabato mattina al Poggio Imperiale alla presentazione del libro di Gennaro Sangiuliano, Trump la rivincita edito da Mondadori. All’iniziativa, organizzata dall’associazione culturale PopUp e moderata dalla vicedirettrice de La Nazione, Cristina Privitera, sono intervenuti con l’autore, portando significativi approfondimenti sul tema, Ginevra Cerrina Feroni, docente di Diritto costituzionale e comparato dell’Università di Firenze e vice presidente del Garante dei dati personali, e Luciano Bozzo, ordinario di Relazioni internazionali e teorie della politica internazionale alla scuola di Scienze politiche Cesare Alfieri.

Sangiuliano ha scommesso in anticipo sulla vittoria di Trump, aggiornando la biografia edita nel 2017. Ma chi è davvero Trump? Quanti stereotipi raccontano davvero l’eccentrico miliardario che dice le cose come stanno? Nel libro, l’ex ministro della Cultura, parte dalle vicissitudini personali, imprenditoriali e politiche di Donald Trump, dalle origini familiari fino alla seconda campagna elettorale per dare una chiave di lettura anche sulle possibili scelte che determineranno la politica Usa dei prossimi quattro anni. E ora però, tra minacce di dazi e annessioni che riportano al nazionalismo di inizio XX secolo, l’Europa guarda con attenzione alle prime mosse del 47esimo presidente Usa.