PAOLO CHIRICHIGNO
Cronaca

La Fiorentina diffida, "fermate i lavori per il restyling". Ma la ruspa in Fiesole...

Il Comune non intende ribattere alle perplessità della società viola. Partita l’opera di dismissione nel settore degli ultras: segnale preciso

La ruspa in azione in curva Fiesole ieri pomeriggio

Firenze, 6 giugno 2024 – Qui finisce male, al netto degli interessi della politica per la Fiorentina e per il progetto del restyling del "Franchi". Ieri è partita un’altra mail dal Viola Park, una pec di diffida al Comune a continuare i lavori allo stadio, e di interromperli seduta stante.

Da Palazzo Vecchio hanno poco da ribattere: le procedure sono di dominio pubblico, con tanto di lettere firmate da entrambe le parti per il restyling.

"Sono molto tranquillo, noi non inseguiamo le polemiche perché non interessa a nessuno. Capisco che la Fiorentina sia un po’ sotto pressione, tuttavia noi abbiamo sempre dato risposte e ora le dobbiamo dare ai settantamila abitanti di Campo di Marte. Non possiamo assolutamente permetterci, e non ne abbiamo alcuna intenzione, di lasciare lo stadio Franchi in queste condizioni e correre il rischio che finisca abbandonato come è successo per il Flaminio di Roma". Lo ha detto ribadito a Radio Bruno, nella trasmissione Firenze e dintorni, il sindaco di Firenze, Dario Nardella.

"Abbiamo risolto il problema di far giocare la Fiorentina durante i lavori come ci ha chiesto il club, abbiamo firmato anche un mese fa la convenzione per questo anno, c’è tutto un percorso molto chiaro - ha aggiunto Nardella -. Abbiamo aggiudicato i lavori che peraltro sono già iniziati. Leggeremo con grande attenzione e rispetto la lettera, poi risponderemo al club viola ma siamo molto tranquilli. C’è una candidatura ufficiale del Franchi a poter ospitare gare per gli Europei 2032 che passa proprio dalla realizzazione dei lavori al Franchi, sarà una grandissima opportunità per Firenze".

Piccolo particolare, ma molto significativo: ieri una ruspa è entrata in azione nel settore della curva Fiesole, la prima interessata dal grosso dei lavori allo stadio dopo i lavori di preparazione iniziati a marzo, ma in Ferrovia. La vecchia curva Fiesole sembrerebbe dunque solo un ricordo, ma in questa vicenda si innestano fattori diversi e contrastanti.

Nella lettera inviata dai dirigenti viola – mandata per conoscenza anche ai ministri Abodi, Sangiuliano e Giorgetti, vertici dei tre dicasteri coinvolti: sport, economia e cultura – si apprezza il tono alto del dialogo, ma le incertezze restano troppe. E che andranno ad incidere sui costi di gestione della prossima stagione, con perdita evidente dei ricavi e aumento dei costi di gestione della società. A parte che il cronoprogramma dei lavori è parziale e mancano persino i fondi per il completamenteo dell’opera – il viola pensiero – è stata firmata la convenzione solo perchè altrimenti non si sarebbe potuto iscrivere la squadra al prossimo campionato.

C’è un contratto di affitto in essere, come per le abitazioni. Ma se sei in affitto e il padrone di casa taglia di botto il riscaldamento - questa è la metafora - non cambiano anche le premesse per cui quel contratto è stato stipulato? Questione di rapporti di correttezza tra le parti, si direbbe, per semplificare il termine tecnico. Nel 2026 la Fiorentina festeggerà il centenario: lo farà con gli operai al lavoro e mezza copertura dello stadio da terminare? Tema caldo, soprattutto fra i tifosi. In attesa di un vero centravanti, fra l’altro. Ma qui Palazzo Vecchio non c’entra.